Aeroporti regionali europei a rischio ecco perché l’UE deve intervenire subito
Le proposte di ACI Europe su aiuti operativi, investimenti e tasse nazionali
Il futuro degli aeroporti regionali in Europa è oggi più incerto che mai. Le sfide economiche e politiche che stanno affrontando gli aeroporti, unitamente alle pressioni competitive e ai crescenti costi operativi, pongono interrogativi fondamentali sul loro ruolo nell’architettura del trasporto aereo europeo.
In un incontro recente a Dalaman, in Turchia, gli aeroporti regionali hanno sollecitato l’Unione Europea ad affrontare con urgenza queste problematiche, per salvaguardare la coesione territoriale e mantenere la competitività del settore.
La tutela degli aiuti operativi per gli aeroporti regionali dopo il 2027
Un tema discusso durante l’evento è la tutela degli aiuti operativi per gli aeroporti regionali più piccoli oltre il 2027. La revisione degli orientamenti dell’UE sugli aiuti di Stato potrebbe compromettere la capacità di questi aeroporti di operare in modo sostenibile, un rischio che minaccerebbe non solo la loro sostenibilità finanziaria, ma anche la coesione territoriale dell’Europa. Gli aiuti operativi sono infatti fondamentali per consentire agli aeroporti regionali di rimanere competitivi, in quanto molte di queste strutture operano con costi fissi elevati e una domanda di traffico stagionale che non consente di raggiungere economie di scala.
Piano di investimenti per la sostenibilità degli aeroporti regionali
Un altro punto centrale riguarda l’attuazione di un piano di investimenti per i trasporti aerei sostenibili. ACI Europe ha sollecitato l’UE a sviluppare politiche industriali che favoriscano l’adozione di carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF) e l’elettrificazione degli aeroporti, nonché l’integrazione delle energie rinnovabili nelle operazioni aeroportuali. Il futuro della connettività aerea europea dipenderà dalla capacità degli aeroporti di adattarsi alle nuove sfide ambientali, mantenendo al contempo la competitività necessaria per attrarre passeggeri e compagnie aeree. Gli aeroporti regionali, in particolare, rischiano di essere i più vulnerabili a causa dell’intensificarsi della pressione finanziaria e delle difficoltà nell’accesso a finanziamenti sostenibili.
Abolire le tasse nazionali sui voli aerei per favorire la crescita
Un altro aspetto da considerare è la questione delle tasse nazionali sui voli, che continuano ad aumentare in alcuni Paesi dell’UE. ACI Europe sottolinea che l’imposizione di tasse specifiche sul settore rischia di danneggiare la crescita economica delle regioni. Ogni aumento del 10% nella connettività aerea è direttamente correlato a un incremento del PIL pro capite dello 0,5%. Le politiche fiscali devono, quindi, sostenere il settore invece di penalizzarlo, al fine di garantire che gli aeroporti regionali possano continuare a essere motori di crescita per le economie locali.
Accordi sui cieli aperti per la competitività
Infine, ACI Europe ha fatto appello all’Unione Europea per salvaguardare e sviluppare ulteriormente gli accordi sui cieli aperti, che hanno avuto un impatto decisivo sull’apertura del mercato e sulla liberalizzazione dei voli. Questi accordi permettono agli aeroporti regionali di aumentare la propria competitività, migliorando la connettività tra le regioni e favorendo lo sviluppo di rotte internazionali. La protezione di tali accordi è imprtante per evitare che i mercati regionali vengano dominati da pochi attori. Limitando così le opportunità per i piccoli aeroporti di rimanere competitivi.
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