Fermo autotrasporto: Bagnoli replica a Longo
Un interessante dibattito si sta sviluppando sulla Fan page di Facebook di Trasporti-Italia, a seguito del nostro articolo che descrive le dieci domande di Maurizio Longo, segretario di Trasportounito, al sottosegretario Improta, per spiegare la fondatezza delle motivazioni che stanno alla base della proclamazione del fermo proclamato proprio da Trasportounito per il prossimo 8 luglio. A questo proposito il presidente della Fiap, Massimo Bagnoli, ha preso le distanze da quanto affermato da Longo, e ha scritto appunto sulla nostra fan-page: “Ha iniziato Repubblica con le 10 domande ed ora si deveno trovare per forza sempre 10 argomenti. L’amico Longo nei suoi 10 perchè poteva anche mettere: perchè non cominciamo a pensare agli autotrasportatori come ad imprenditori normali ? I costi incomprimibili della sicurezza ci sono e se ci aspettiamo che i committenti non provino a fare i prorpi interessi siamo degli illusi. La Fiap conta già notevoli successi nel recupero forzoso. Si potrebbe obbiettare che se poi si fa un’azione legale verso un committente si perde il lavoro. Bene se si deve lavorare perdendo è meglio non lavorare. La stessa cosa cosa vale per il rispetto dei tempi di pagamento, il decreto sanzioni è stato pubblicato e la mancata applicazione ha le stesse motivazioni di cui sopra. Basta piangere e proporre di continuo delle azioni estreme che fanno solo male alla categoria. Ci si era seduti ad un tavolo per lavorare assieme nell’interesse dell’intera categoria, il proclamare ogni tre per due un fermo è una sciocchezza.” (P.C.)