Sciopero dei trasporti per il pensionamento anticipato in Spagna
Lo sciopero trasporti è indetto per la seconda metà di ottobre 2024
I principali sindacati spagnoli, CCOO e UGT, hanno annunciato uno sciopero generale del settore dei trasporti stradali per la seconda metà di ottobre 2024, sollevando una forte critica verso il governo e i datori di lavoro. Al centro dello sciopero dei trasporti vi è il “blocco sistematico dell’avanzamento dell’età pensionabile degli autisti professionisti”.
I motivi dello sciopero dei trasporti in Spagna
In Spagna, il quadro giuridico prevede la possibilità di pensionamento anticipato attraverso meccanismi come il pensionamento parziale e l’applicazione di coefficienti riduttori legati all’attività lavorativa. Tuttavia, questi strumenti risultano inefficaci per gli autisti professionisti, che continuano a soffrire l’assenza di misure concrete per anticipare la fine della loro carriera lavorativa. Questo è il cuore dello motivi dello sciopero dei trasporti in Spagna indetto dai sindacati.
Già nel 2011, molto prima della riforma della Legge sulla Previdenza Sociale del 2022, i sindacati avevano chiesto l’applicazione di coefficienti riduttori per i conducenti di veicoli commerciali. A distanza di oltre un decennio, la questione resta irrisolta, con il governo che non ha ancora emanato i regolamenti necessari per definire le procedure per richiedere tali riduzioni.
Il pensionamento parziale, inoltre, è soggetto all’accettazione dell’azienda, il che complica ulteriormente l’accesso a questo diritto per molti lavoratori. Le aziende sono riluttanti a concedere tale opzione, poiché comporta un aumento dei costi previdenziali: devono pagare la Previdenza Sociale sia per il pensionato parziale che per il lavoratore subentrante.
Le ragioni dello sciopero dei trasporti in Spagna
Secondo i rappresentanti di UGT e CCOO, il sistema attuale “ostacola l’accesso al prepensionamento degli autisti professionisti”, mettendo a rischio non solo la salute dei lavoratori, ma anche la sicurezza stradale. Migliaia di conducenti anziani si trovano a dover continuare a lavorare in condizioni fisicamente gravose, esposti a un alto rischio di incidenti e malattie croniche.
Le richieste dei sindacati
I sindacati chiedono con forza:
- L’immediata applicazione di coefficienti riduttori dell’età pensionabile per gli autisti.
- Il riconoscimento ufficiale della difficoltà e pericolosità della professione.
- L’accesso al pensionamento parziale senza penalizzazioni aggiuntive per le imprese.
Lo sciopero generale dei trasporti non è solo un’azione di protesta verso il governo, ma anche una denuncia nei confronti dei datori di lavoro, accusati di non tutelare adeguatamente la salute e la sicurezza dei propri dipendenti.
Mentre i sindacati attendono risposte concrete, il clima di tensione continua a crescere. Il governo ha promesso di affrontare la questione, ma finora le risoluzioni approvate dal Congresso dei Deputati restano dichiarative e prive di effetti pratici.
Lo sciopero dei trasporti per il pensionamento anticipato rappresenta un punto di svolta nel settore. Le richieste degli autisti sono chiare: una maggiore tutela della loro salute e sicurezza, oltre a un riconoscimento delle difficoltà della professione. Il futuro dipenderà dalle risposte che governo e aziende sapranno dare in tempi brevi, prima che il malcontento si trasformi in una crisi più profonda.
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