Salvini, no a Superbollo, blocco auto Euro 5 e solo auto elettriche dal 2035
La difesa del settore auto e autotrasporto italiano
No a Superbollo, al blocco veicoli Euro 5 e solo auto elettriche dal 2035.
Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha annunciato una serie di interventi che puntano a difendere il settore auto e il mondo dell’autotrasporto da normative ritenute dannose e poco sostenibili.
L’occasione è stata il Dealer Day di Verona, evento di riferimento per concessionari, costruttori e addetti ai lavori.
Al centro dell’intervento di Salvini, tre temi chiave: la progressiva abolizione del Superbollo, l’opposizione al blocco dei mezzi Euro 5 e il rifiuto dell’obbligo di passaggio totale all’elettrico dal 2035.
Abolizione Superbollo
Il Superbollo è una tassa introdotta nel 2011 e applicata alle auto con potenza superiore a 185 kW. È un’imposta che colpisce non solo le auto di lusso, ma anche modelli di vetture di fascia medio-alta, penalizzando l’intero comparto auto e incidendo negativamente anche sulle vendite.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) intende procedere con un’abolizione graduale del Superbollo, alzando le soglie di potenza delle auto attualmente in vigore e riducendo progressivamente l’impatto fiscale.
Secondo alcune stime, il Superbollo genera un gettito fiscale annuo di circa 200 milioni di euro. Il governo ritiene che i costi economici e industriali del Superbollo siano ormai superiori ai benefici.
No al blocco dei veicoli Euro 5
Nel mirino anche il blocco previsto per i veicoli Euro 5, in particolare in alcune regioni del Nord Italia. L’ Euro 5 è una categoria di veicoli ancora molto diffusa tra i cittadini e tra gli operatori del settore autotrasporto.
Il Governo ritiene che serva tempo e gradualità. Impedire la circolazione di milioni di auto Euro 5 acquistate negli ultimi anni rischia di mettere in difficoltà famiglie, lavoratori e aziende. La revisione di queste misure sarà al centro delle prossime politiche ambientali e di mobilità.
No a solo auto elettriche dal 2035
Altro punto centrale è il rifiuto della transizione forzata con auto solo elettriche entro il 2035, come previsto dalle attuali linee guida europee. Questa misura è economicamente insostenibile per l’Italia e per l’Europa.
L’adozione totale di veicoli elettrici viene vista come una scelta imposta dall’alto, che non tiene conto delle reali condizioni del mercato dell’auto e della reale capacità di spesa dei consumatori.
Il Governo intende proporre un approccio più flessibile, che valorizzi anche l’innovazione nei motori per auto termici e delle soluzioni per auto ibride.
Agevolazioni aziendali: benefit da rivedere
Nel settore aziendale, la normativa attuale favorisce l’acquisto di auto elettriche rispetto ad altri modelli, penalizzando chi, per esigenze logistiche o operative, necessita di alternative.
Anche queste regole verranno riesaminate per garantire una maggiore equità e libertà di scelta per i veicoli delle flotte aziendali.
Una posizione per difendere auto e autotrasporto
Le scelte annunciate dal Ministro Salvini rispondono a una visione che vuole proteggere un’industria strategica come quella automobilistica e l’intero sistema dell’autotrasporto.
In un momento in cui le normative europee spingono verso obiettivi ambientali sempre più ambiziosi, l’Italia vuole adottare un modello equilibrato, capace di conciliare sostenibilità, competitività industriale e tutela del potere d’acquisto dei cittadini.
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