Ferrovie: Termoli-Lesina, il raddoppio finisce sul tavolo di Lupi
La Puglia insiste nel sostenere il progetto del raddoppio della Termoli – Lesina, ma la Regione Molise mantiene la linea dura e si oppone al progetto finora presentato. Nella task force per la Napoli – Bari, confronto anche sul raddoppio della linea adriatica.
Il Molise respinge il progetto di raddoppio dei 35 chilometri tra Termoli e Lesina rimasti ancora a unico binario perché troppo impattante sulla costa. L’opposizione riguarda il tratto (di circa 3 chilometri) che dovrebbe attraversare il territorio del comune di Campomarino con la realizzazione di un viadotto che taglierebbe in due il territorio costiero e impatterebbe con l’equilibrio del paesaggio. Il Comune di Campomarino e la Regione Molise hanno chiesto, in alternativa, il passaggio in galleria, ma questo progetto (secondo i tecnici di RFI-Rete Ferroviaria Italiana, che deve realizzare il raddoppio), comporterebbe una spesa di 150 milioni di euro in più rispetto ai circa 500 finora stanziati. Ma ancora più grave sarebbe il ritardo nell’ordine dei tempi:secondo l’assessore pugliese Giannini, le modifiche al progetto chieste dal Molise farebbero ripartire l’iter da capo, con un rinvio che arriverebbe fino a dieci anni.
Nella riunione della task force per la Napoli – Bari insediata al ministero dei Trasporti, è proseguito il confronto tra gli assessori ai Trasporti della Regione Puglia, Giovanni Giannini, che preme per la realizzazione del raddoppio che consentirebbe di completare la velocizzazione della linea adriatica e l’assessore molisano Pierpaolo Nagni, che al tavolo tecnico ha chiesto ulteriori tre settimane per interpellare nuovamente le comunità locali e tentare di evitare il montare delle proteste popolari. “Siamo consapevoli della valenza sociale ed economica dell’alta velocità adriatica, ma i costi-benefici devono valere anche per noi. Qualsiasi sarà la nostra posizione, essa dovrà essere condivisa e partecipata”, ha sottolineato l’assessore molisano al termine della riunione.