Roma, Autostazione Tiburtina: esodo forzato per i passeggeri?
“Otto milioni di passeggeri in cerca di una nuova casa. È questo il numero di viaggiatori che ogni anno transita dall’Autostazione Tiburtina e che rischia di perdere questo nodo nevralgico, a ridosso della stazione ferroviaria e della metropolitana”. L’allarme è stato lanciato dall’azienda Tibus. “La concessione comunale è scaduta di recente – si legge nella nota – e il Comune di Roma ha intimato a Tibus, società autorizzata alla gestione dell’area, il rilascio degli spazi con conseguente abbandono delle infrastrutture di proprietà della stessa Tibus, manifestando l’intenzione di subentrare nella gestione senza però offrire adeguate garanzie su modalità di affidamento, tempistica e nuovi soggetti gestori. Paventando addirittura un’ipotesi di gestione ATAC!”
Il trasporto viaggiatori a lungo raggio si caratterizza come servizio pubblico e che il relativo mercato, da alcuni anni completamente liberalizzato, è oggi costituito da circa 150 imprese private autorizzate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “lo stesso che autorizza l’esercizio dell’Autostazione Tiburtina – precisa la Tibus – e che, tra l’altro, obbliga la Tibus a garantire i servizi pubblici di trasporto nell’unico nodo di scambio romano efficiente e sicuro”.
Una storia, quella dell’Autostazione Tiburtina, che ha inizio nel maggio del 1999 quando il Comune di Roma ha rilasciato alla società Tibus Srl la concessione in uso dell’area comunale situata in Largo Mazzoni, nei pressi della stazione FS Roma Tiburtina. Prima di allora, gli autobus addetti ai servizi di trasporto passeggeri venivano posteggiati nel centro della città (Piazza Esedra e Piazza dei Cinquecento).
In questi 18 anni l’Autostazione Tiburtina – e gli operatori soci – hanno attivato investimenti privati per circa 4 milioni di euro che hanno portato il terminal a diventare a Roma il capolinea di autobus di linea di media e lunga percorrenza nazionali ed internazionali, con un traffico annuale di 8 milioni di passeggeri.
Il terminal ospita 103 vettori, di cui 33 stranieri, e gestisce circa 900 autobus giornalieri tra arrivi e partenze. La sala operativa, attiva H24, si occupa della verifica delle autorizzazioni e dell’utilizzo delle fermate da parte dei vettori nonché del controllo della circolazione stradale nelle aree di stazione, dando supporto alle autorità di Pubblica Sicurezza nelle loro azioni di accertamento.
L’Autostazione garantisce inoltre il presidio del piazzale di manovra, vigilanza armata permanente, servizi di pulizia, illuminazione interna e periferica , videosorveglianza per la sicurezza di utenti, operatori e del quartiere del II Municipio che vi sorge intorno.
“Tutto ciò senza spendere un euro delle casse pubbliche, alle quali, al contrario, entrano ogni anno 60 mila euro di canone concessorio. Tibus, in linea con quanto previsto dal nuovo Codice degli Appalti, ha proposto al Comune e al II Municipio l’avvio di una procedura di gara per la gestione del terminal, con unprogetto per la riqualificazione dell’intera area di Largo Mazzoni che prevede un’ipotesi di finanziamento privato pari a 6 milioni di euro di cui 4 per le sole opere pubbliche al servizio della collettività, opere che saranno cedute al Comune al termine dell’affidamento. La proposta è ancora senza risposta da parte dell’amministrazione”, conclude la nota.