Trenord firma il protocollo d’intesa con il Comitato Consumatori
Trenord e il comitato utenti delle ferrovie lombarde hanno siglato il Protocollo d’intesa dedicato alla “conciliazione paritetica”, una nuova procedura gratuita e accessibile a tutti – abbonati e non – per la soluzione extragiudiziale delle eventuali controversie con l’azienda.
Trenord recepisce in questo modo due raccomandazioni dell’Unione Europea per la risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia di consumo, la 257/1998 e la 310/2001.
All’atto della firma ufficiale del Protocollo d’Intesa nella sede di Trenord Milano Cadrona, Luigi Legnani, amministratore delegato di Trenord, e Nunzio Buongiovanni, vice presidente Comitato Regionale Consumatori Utenti, oltre alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli.
Potranno ricorrere alla procedura tutti i clienti Trenord che, a seguito di un reclamo scritto all’azienda, non abbiano ricevuto risposta entro i 30 giorni stabiliti dalle condizioni generali di trasporto o non l’abbiano ritenuta soddisfacente. I clienti potranno accedere alla procedura singolarmente o tramite una delle associazioni firmatarie. Gli uffici di Trenord garantiscono tempi medi di risposta ai reclami di 3 giorni; al momento non ci sono casi di reclami rimasti senza risposta.
Accedere alla conciliazione è gratuito: occorre compilare e inviare un modulo che sarà scaricabile dai siti di Trenord e delle associazioni firmatarie. La domanda sarà esaminata e istruita entro 45 giorni dal ricevimento. L’ufficio conciliazioni fisserà una data per la discussione della controversia e ne darà comunicazione alle parti almeno 10 giorni prima. Il cliente potrà partecipare alla seduta per rappresentare le proprie ragioni sia personalmente, sia delegando una delle associazioni di consumatori. La procedura si dovrà chiudere entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, con una proposta di soluzione che il cliente potrà accettare o meno.
In caso di non accettazione, il cliente sarà libero di intraprendere la via legale dato che la procedura è volontaria e non preclude ulteriori azioni più formali.