Stop treni Italia-Francia: si attiva la Regione Piemonte
Venerdì l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi porterà la questione all’attenzione del vice ministro Rixi
L’annuncio della chiusura della tratta ferroviaria via Frejus che collega Italia e Francia (ne abbiamo parlato qui) sta creando notevole preoccupazione tra gli operatori dei trasporti e della logistica torinesi ma anche in ambito istituzionale.
La Regione Piemonte, infatti, è scesa in campo per scongiurare il lungo stop, annunciato fino a giugno, della linea.
“Abbiamo trovato molta attenzione nel Governo quando si è posto il problema della chiusura del MonteBianco, e crediamo che allo stesso modo individueremo insieme le soluzioni migliori affinché a pagare non sia l’economia della nostra regione”, hanno detto il presidente Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.
Venerdì 6 Gabusi, incontrerà il vice ministro Rixi per la commissione intergovernativa ‘Alpi del Sud’, a Roma, e a margine dell’evento porterà la tematica all’attenzione per rappresentare le difficoltà che economia e viabilità piemontese correrebbero nella prospettiva di una chiusura così prolungata.
L’impatto economico sulla logistica torinese
”I lavori di messa in sicurezza della frana, che causano lo stop della linea ferroviaria e problemi al traffico autostradale sull’adiacente autostrada della Maurienne, devono essere accelerati, utilizzando senza indugio tutte le tecniche disponibili”, ha detto il presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani Fai di Torino, aderente ad Ascom, Enzo Pompilio– è fondamentale accelerare i lavori data l’importanza cruciale della linea ferroviaria e dell’autostrada per la nostra economia. Il trasferimento del traffico su linee alternative, più costose e meno efficienti in funzione dei tempi di percorrenza, ha un impatto significativo sulla competitività del nostro territorio”.
“La lunga interruzione potrebbe comportare il definitivo abbandono del corridoio del Frejus, sancendo di fatto la morte dell’intermodalità ferroviaria delle merci su questa linea, già molto penalizzata da un’infrastruttura ultracentenaria. L’impatto economico sulla logistica torinese è già palpabile e molte imprese sono in difficoltà: alcune imprese – sono state costrette ad attivare la cassa integrazione integrazione e gli altri ammortizzatori sociali disponibili, ma non potranno essere sostenute per un periodo così lungo. Chiediamo – ha concluso Pompilio – un’azione decisa del Governo Italiano nei confronti delle autorità francesi per garantire un pronto ripristino della linea ferroviaria e la riapertura totale al traffico della carreggiata autostradale”