Decreto Infrastrutture, autotrasporto, le novità nella bozza
Nella bozza: indennizzo di 100 euro ora per ritardi carico e scarico, tempi certi nei pagamenti, fondi per incentivi mezzi pesanti
Novità per l’autotrasporto nella bozza del nuovo Decreto Infrastrutture.
Nella bozza del Decreto Infrastrutture autotrasporto è previsto un indennizzo di 100 euro per ogni ora di attesa nelle operazioni di carico e scarico oltre i 90 minuti, tempi certi nei pagamenti, controlli Antitrust e 12 milioni di fondi per gli incentivi utili per rinnovare i mezzi pesanti.
Il settore dell’autotrasporto è al centro del nuovo Decreto Infrastrutture, che nella bozza, introduce importanti novità a tutela degli autisti di mezzi pesanti e delle imprese di autotrasporto.
Tra le misure previste nella bozza del Decreto Infrastrutture: indennizzi per i tempi di carico e scarico dei camion oltre i 90 minuti, controlli sui ritardi di pagamento oltre i 60 giorni affidati all’Antitrust, e 12 milioni di euro per il rinnovo del parco mezzi pesanti tra 2025 e 2026.
Vediamo nel dettaglio le novità contenute nel Capo II del decreto, intitolato alle Disposizioni in materia di autotrasporto, motorizzazione civile e circolazione dei veicoli.
Indennizzo automatico 100 euro ora per attesa carico scarico camion
Una delle novità più rilevanti nella bozza del Decreto Infrastrutture autotrasporto riguarda la modifica dell’articolo 6-bis del decreto legislativo 286/2005. Il testo ridefinisce i tempi di franchigia per le operazioni di carico e scarico dei camion, fissandoli a 90 minuti per ciascuna operazione.
Superato questo limite, il committente o il caricatore dovranno corrispondere, all’impresa di autotrasporto o all’autotrasportatore, un indennizzo pari a 100 euro per ogni ora o frazione di ora di ritardo.
L’indennizzo è soggetto a rivalutazione annuale secondo l’indice ISTAT FOI.
In caso di contestazione, il tachigrafo intelligente o il sistema di geolocalizzazione potranno certificare l’orario di arrivo del camion.
Inoltre, l’indennizzo all’impresa di autotrasporto o agli autotrasportatori, sarà dovuto anche se i tempi di carico del camion previsti dal contratto sono superati, come dimostrato dalla documentazione di trasporto.
Un altro punto importante del Decreto Infrastrutture autotrasporto riguarda la presenza dell’autista del camion alle operazioni di carico, che dovrà sempre poter visionare la regolarità delle operazioni, nel rispetto del Codice della Strada.
Ritardo pagamenti autotrasporto, interviene l’Antitrust
Un altro punto critico del settore dell’autotrasporto è rappresentato dai tempi di pagamento delle fatture.
La bozza del Decreto Infrastrutture autotrasporto introduce una nuova norma (comma 15-bis all’articolo 83-bis del decreto-legge 112/2008). La norma consente all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) di sanzionare i committenti che non rispettano i limiti previsti.
In pratica, se il ritardo nei pagamenti supera i 60 giorni e integra i presupposti della legge sulla subfornitura, l’Antitrust potrà intervenire d’ufficio o su segnalazione del vettore o del Comitato centrale dell’Albo dell’autotrasporto, applicando le sanzioni previste dalla legge 287/1990.
Incentivi rinnovo mezzi pesanti nel Decreto Infrastrutture autotrasporto
Sul fronte del rinnovo della flotta di camion e mezzi pesanti, il Decreto Infrastrutture autotrasporto prevede un fondo da 12 milioni di euro. Il fondo è ripartito in due anni: 6 milioni nel 2025 e 6 milioni nel 2026.
I fondi sono destinati agli investimenti di cui all’articolo 1, comma 151 della legge 190/2014. Verranno finanziati con una riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell’Economia, missione «Fondi da ripartire».
Decreto Infrastrutture autotrasporto (bozza)
Il nuovo Decreto Infrastrutture tutela le imprese di autotrasporto e gli autisti di mezzi pesanti dai tempi morti che da anni gravano sull’autotrasporto. I 12 milioni di investimento sono destinati agli incentivi per la trasformazione del parco veicolare nazionale.
Si attende ora che le norme entrino in vigore per vedere quali saranno gli effetti concreti sul settore dell’autotrasporto. A partire dagli indennizzi, passando per la certezza dei pagamenti e l’effettivo utilizzo delle risorse per il rinnovo dei mezzi.
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