Autotrasporto, retribuzione autisti distaccati all’estero, richiesta chiarimenti all’Ue
IRU ed ETF chiedono di garantire retribuzioni corrette agli autisti dell’autotrasporto
IRU ed ETF chiedono regole chiare e strumenti uniformi nell’autotrasporto per garantire una retribuzione corretta agli autisti mezzi pesanti distaccati all’estero.
L’IRU (Organizzazione Internazionale del Trasporto su Strada) e la ETF (Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti) hanno indirizzato una lettera ufficiale alla Commissione Europea per sollecitare chiarezza normativa per l’autotrasporto sulla retribuzione degli autisti mezzi pesanti distaccati all’estero.
Retribuzione autisti mezzi pesanti distaccati all’estero
La richiesta di chiarimenti sulla retribuzione degli autisti distaccati all’estero sulla nasce dalle difficoltà operative incontrate da imprese di autotrasporto e autisti di mezzi pesanti nella corretta applicazione della Direttiva (UE) 2020/1057, parte del Pacchetto Mobilità 1, in vigore dal 2022.
Questa normativa prevede che un autista distaccato in un altro Stato membro dell’Unione riceva almeno la retribuzione minima prevista in quel Paese.
Tuttavia, in molti casi gli Stati non hanno definito in modo chiaro quali siano i livelli retributivi minimi per gli autisti di mezzi pesanti distaccati. Creando così confusione, incertezza giuridica e gravi difficoltà di calcolo per le imprese, in particolare per le piccole e medie aziende di autotrasporto.
Autotrasporto: retribuzione autisti distaccati all’estero
Secondo IRU ed ETF, questa frammentazione normativa rende praticamente impossibile per molte imprese di autotrasporto di calcolare correttamente la retribuzione degli autisti mezzi pesanti distaccati all’estero, costringendoli a rivolgersi a consulenze private, spesso costose e non sempre affidabili.
“A cinque anni dall’adozione del Pacchetto Mobilità 1, è inaccettabile che le aziende non sappiano con certezza quanto devono pagare e che i lavoratori non sappiano quanto devono ricevere”. Ha dichiarato Raluca Marian, direttrice EU Advocacy dell’IRU.
Portale unico Ue per la retribuzione autisti nell’autotrasporto
Per superare il problema delle criticità sulla retribuzione autisti distaccati all’estero, IRU ed ETF hanno chiesto alla Commissione Europea due interventi concreti e immediati.
La creazione di un modello standardizzato a livello UE per la pubblicazione, da parte degli Stati membri, di tutte le informazioni relative alla retribuzione minima degli autisti mezzi pesanti distaccati all’estero. Il tutto in un portale europeo unico, aggiornato e facilmente consultabile.
L’introduzione di un calcolatore europeo della retribuzione degli autisti dell’autotrasporto, accompagnato da una guida dettagliata per il corretto utilizzo.
Lo strumento permetterebbe alle imprese di autotrasporto di determinare gli importi dovuti agli autisti in maniera rapida, chiara e conforme alle normative.
L’autotrasporto chiede risposte certe sulla retribuzione
Per IRU ed ETF, la mancanza di strumenti comuni. La difficoltà nell’interpretazione delle norme rischiano di generare errori nei pagamenti, sanzioni e concorrenza sleale nel mercato dell’autotrasporto internazionale. A subire le conseguenze peggiori sono soprattutto le piccole imprese, che rappresentano la spina dorsale del settore europeo.
“È fondamentale garantire condizioni di lavoro eque per gli autisti mezzi pesanti distaccati all’estero e regole uguali per tutte le aziende dell’autotrasporto che operano nel mercato unico”. Ha dichiarato Cristina Tilling, responsabile trasporto terrestre della ETF.
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