Autotrasporto: le associazioni chiedono l’intervento di Matteoli
Difendere il settore dell’autotrasporto dalle pratiche di concorrenza sleale e dumping sociale da parte dei vettori stranieri. Questa la richiesta di Confartigianato Trasporti insieme a Cna Fita, Conftrasporto, Fedit e Sna Casartigiani contenuta nella lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, in cui si richiede un intervento del ministro al prossimo Forum ITF di Lipsia (25-27 maggio).
A preoccupare le associazioni, in particolare, ci sono le prospettive di liberalizzazione del mercato internazionale del trasporto di merci emerse ultimamente in ambito ITF (International Transporto Forum): proposta di rimozione di tutte le riserve, eliminazione della regola dei tre viaggi, costituzione automatica di una ‘cassa comune’ delle autorizzazioni, meccanismo decisionale non più basato sul principio di unanimità.
“Le nostre aziende sono già in grossa difficoltà a causa delle pratiche sleali da parte di vettori provenienti da altri paesi membri dell’Unione – si legge in un comunicato delle associazioni- che violano sistematicamente le disposizioni comunitarie praticando inoltre condizioni e prezzi molto al di sotto di quelli sostenibili dagli italiani.
Qualora anche a vettori provenienti da paesi extracomunitari si consentisse un facile ingresso sui nostri mercati, senza il rispetto di alcuna regolamentazione, l’autotrasporto italiano verrà travolto, e con esso tutta l’economia nazionale. Ciò che accade oggi nel Porto di Trieste, ove operano vettori turchi e albanesi è emblematico”.
Secondo le associazioni è indispensabile rafforzare economicamente le imprese italiane attraverso soluzioni immediate che ne garantiscano la competitività ed invertano l’attuale trend negativo nella competizione internazionale”.