Autotrasporto: è legge il sistema di classificazione del rischio delle imprese
Arriva la “black-list” per le imprese di autotrasporto. E da questa controlli più rigorosi e frequenti in azienda da parte dell’Ispettorato del Lavoro. Succederà a tutte le imprese che presenteranno un fattore di rischio elevato, cioè che nel corso dell’anno solare abbiano commesso numerose infrazioni alla normativa sui tempi di guida e di riposo e sul cronotachigrafo.
Tutto ciò nasce dal fatto che – come spiega una circolare di Confrasporto – sulla Gazzetta Ufficiale del 2 aprile scorso è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in cui sono stati determinati i criteri per adottare un sistema di classificazione del rischio delle imprese di autotrasporto, di merci e viaggiatori, italiane ed estere.
Per le infrazioni sono previste tre tipologie: infrazioni molto gravi, come ad esempio guida giornaliera oltre le 11 ore, oppure 12 in caso di estensione dell’orario o un periodo di guida settimanale oltre le 70 ore o ininterrotto oltre le 6 ore. Ci sono poi quelle gravi, come la guida giornaliera tra le 10 e le 11 ore o quella settimanale tra le 60 e le 70 ore, e quelle meno gravi.
Le imprese di autotrasporto verranno sottoposte a maggiori controlli da parte delle Direzioni provinciali del lavoro se, durante l’anno solare, avranno superato il punteggio di 100 punti: in questo caso vengono considerate a rischio elevato.
Il punteggio viene elaborato ogni anno in automatico dal Centro elaborazione dati del Ministero dei Trasporti sulla base delle comunicazioni delle infrazioni alla normativa ricevute entro il 31 dicembre dagli organi accertatori. Il Ministero dei Trasporti a sua volta comunica a quello del lavoro l’elenco delle imprese che hanno superato il punteggio di 100 punti e che presentano, quindi, un rischio elevato, affinché vengano disposti i controlli in azienda.
Paolo Castiglia