Autotrasporto, Cna-Fita a Monti: caro gasolio emergenza insostenibile
“Quello del gasolio è un prezzo selvaggio del tutto fuori controllo”. Sono parole della presidente nazionale della Cna-Fita, Cinzia Franchini, che ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Monti, nella quale chiede fondamentalmente tre cose: la sterilizzazione dell’Iva sulle accise, una decisa liberalizzazione della distribuzione carburante e una Borsa europea del petrolio.
Quello del gasolio per autotrazione è un prezzo che, secondo la Franchini “pone l’Italia fuori dal mercato europeo, con circa 0,27 centesimi in più rispetto alla media europea a 27 che fissa il prezzo alla pompa ad 1,465 euro”. Nella lettera si evidenzia anche come un autotrasportatore italiano oggi sia “costretto a pagare 33 centesimi in più di un suo collega francese, oltre 20 centesimi di quello tedesco, 35 centesimi di quello spagnolo, 33 centesimi di quello austriaco e ben 43 centesimi in più di quello sloveno”. Una competizione impari, “anzi inesistente perché inesistente in Italia è la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti” insiste la Fita.
Il testo denuncia anche il superamento della soglia psicologica di 1,8 centesimi definendola come “drammatica ed insostenibile per l’ autotrasporto italiano: se non si correrà ai ripari in tempi brevi sarà inevitabile la protesta della categoria e anche gli utili interventi relativi la trimestralizzazione del rimborso delle accise verranno vanificai da questa folle corsa al rialzo dei prezzi alla pompa”.
La lettera, in conclusione, avanza le proposte che la Cna-Fita: nel brevissimo periodo “propone, in linea con i precedenti interventi del Governo, la sterilizzazione dell’Iva sulle accise, un provvedimento che porrebbe fine all’orrendo fenomeno delle tasse sulle tasse reso ancora più gravoso dallo stesso incremento dell’aliquota recentemente introdotta”.
Nel medio lungo periodo invece l’associazione degli autotrasportatori invita l’Esecutivo ad un più deciso e risoluto intervento nella liberalizzazione della distribuzione dei carburanti in modo che il mercato possa autonomamente calmierare il prezzo alla pompa. Poi la Franchini invita il Presidente Monti a “farsi autorevole promotore in Europa per l’istituzione di una Borsa europea del petrolio che possa mettere il più possibile al riparo dalla volatilità dei prezzi i mercati nazionali”.
Paolo Castiglia