Trasporto persone: in Italia la vita media dei bus è di 12 anni
L’età media degli autobus che circolano in Italia è di 12 anni e 2 mesi. E’ emerso da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci. Fra le regioni italiane è la Campania quella in cui circolano gli autobus più vecchi, con un’età media di 15 anni e 8 mesi. Segue la Sicilia (14 anni) e poi ancora la Calabria (13 anni e 9 mesi), la Basilicata (13 anni e 6 mesi) e le Marche (13 anni). Le regioni in cui il parco circolante degli autobus è più giovane, invece, sono la Valle d’Aosta (6 anni e 2 mesi), il Friuli Venezia Giulia (8 anni e 8 mesi) e il Trentino Alto Adige (8 anni e 11 mesi).
“Un’età media di 12 anni e 2 mesi – sottolinea Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – rappresenta un valore particolarmente alto, lontano da quello di altri paesi europei, come la Germania, dove secondo gli ultimi dati disponibili l’età media del parco circolante di autobus è di 8 anni e 8 mesi, oppure l’Austria, dove l’età media degli autobus è ancora minore (6 anni e 7 mesi) o anche del Belgio (10 anni e 6 mesi). Il dato italiano, invece, è più vicino a quello del Portogallo (13 anni e 5 mesi) o dell’Estonia (13 anni)”.
Ovviamente il primo problema derivante da questa situazione è la sicurezza della circolazione e l’impatto ambientale. L’utilizzo di autobus più recenti porterebbe anche grandi vantaggi alle società di trasporto, dal momento che l’efficienza di questi mezzi è stata notevolmente migliorata, e quindi i consumi di carburante e le emissioni di sostanze nocive sono diminuite sensibilmente.
Come ha commentato Gainza durante la manifestazione Citytech – Bustech a Milano: “Se il ricambio del parco circolante è così lento, è però lecito farsi una domanda, che è anche una provocazione: la richiesta di innovazione per aumentare l’efficienza esiste veramente da parte delle aziende di trasporto pubblico locale?”. In un periodo caratterizzato da una forte crisi economica e da una limitatissima possibilità di spesa da parte degli enti locali, le possibilità di accelerare il ricambio dei mezzi più vecchi ancora in circolazione sembrerebbero veramente ridotte. Bisogna dunque rassegnarsi a vedere in circolazione mezzi molto vecchi e poco sicuri, almeno fino a quando la crisi economica non avrà fine? Non è detto. Infatti oggi sono disponibili tecnologie e servizi che consentono di innalzare sensibilmente i livelli di sicurezza, efficienza e compatibilità ambientale dei mezzi in circolazione. Ad esempio, un semplice sensore che controlla la pressione di gonfiaggio dei pneumatici (Tyre Pressure Monitoring System, o TPMS) è sufficiente per diminuire i consumi di carburante, e quindi anche le emissioni nocive e per mettere a disposizione dei con ducenti le informazioni necessarie per decidere se i pneumatici sono adatti alla circolazione o meno”. Continental ha lanciato il sistema ContiPressureCheck, un TPMS compatibile con pneumatici di qualsiasi marca e su tutti gli autobus.
Continental, poi, ha recentemente lanciato sul mercato una linea completa di pneumatici sviluppati appositamente per il trasporto passeggeri. La nuova gamma di pneumatici dedicati ad autobus e pullman presenta una novità: per la prima volta si tratta di pneumatici progettati appositamente per l’uso sugli autobus e non risultante da un adattamento di pneumatici per autocarri. La nuova gamma include tre nuove serie di pneumatici progettati specificamente per le applicazioni Lunghi Viaggi – Conti Coach, Trasporto Suburbano o Regiona le – Conti CityPlus e Trasporto urbano – ContiUrban.