Aci: 4 milioni i veicoli senza assicurazione
In Italia circolano 4 milioni di veicoli senza copertura assicurativa, di cui 2,8 milioni sono autovetture. Sono più dell’8% del totale e il mancato incasso per le Compagnie sfiora i 2 miliardi di euro. La situazione pesa oltretutto sui conducenti onesti che con la loro polizza assorbono anche i costi diretti ed indiretti imputabili di questa categoria. I dati sono il frutto di una proiezione dell’Automobile Club d’Italia sulla base di una rilevazione condotta in collaborazione con il Comune di Roma, Polizia Roma Capitale e ANIA.
Incrociando in tempo reale i dati PRA-ANIA dei 41.825 veicoli che nella settimana dal 24 al 30 ottobre 2012 hanno generato 190.391 passaggi registrati dalle telecamere nelle zone a traffico limitato della Capitale, è stato accertato che il 9% delle auto e il 15% dei motocicli in transito erano senza assicurazione, come il 17% degli autoveicoli promiscui, il 4% degli autocarri e il 2% di autobus e pullman. Spiccano inoltre l’83% degli escavatori/macchine da lavoro e il 66% delle microcar, ma questi ultimi dati si basano su un campione molto esiguo. I controlli sono stati effettuati in 29 dei 41 varchi ZTL di Roma (Centro storico, Trastevere e San Lorenzo) e su 5 delle 16 corsie preferenziali presidiate da sistemi di telecontrollo.
“Sfruttando appieno le tecnologie disponibili per una smart mobility nei centri urbani – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – l’Automobile Club d’Italia è riuscito ad avviare una virtuosa collaborazione tra soggetti pubblici e privati con banche dati diverse. La metodologia definita con le amministrazioni della Capitale può essere replicata senza costi per lo Stato in tutte le città italiane e ACI si propone come partner istituzionale a livello nazionale e locale. Ora Governo e Parlamento devono fare la loro parte – ha continuato Sticchi Damiani – varando un dispositivo di legge che permetta di sfruttare appieno tale tecnologia per la prevenzione di questi fenomeni così pericolosi e dannosi per la collettività. E’ infatti necessaria una modifica al Codice della Strada perché l’attuale giurisprudenza permette agli strumenti di telecontrollo di rilevare e sanzionare eccessi di velocità, passaggio con semaforo rosso e violazione delle ZTL, ma non la mancata copertura rc-auto”.
ANIA sottolinea che i dati assicurativi forniti sono precisi al 95% e questa attività di sinergia favorisce il processo di smaterializzazione dei documenti in linea con l’Agenda digitale del Governo Monti.