Ryanair verso riorganizzazione aziendale dopo terzo trimestre 2018 in perdita
Ryanair ha chiuso il terzo trimestre 2018 registrando una perdita di 19,6 milioni di euro, rispetto all’utile di 105,6 milioni di euro dello stesso periodo 2017, con il titolo in ribasso del 3,5%. I ricavi sono invece saliti del 9% a 1,53 miliardi di euro, con i passeggeri in crescita dell’8% (33 milioni). I prezzi medi dei biglietti sono scesi del 6% sotto i 30 euro.
Il nuovo anno inizia con l’annuncio di una ristrutturazione aziendale con avvicendamenti nella cabina di pilotaggio a cominciare da David Bondermann, che lascerà la poltrona di presidente da settembre 2020: al suo posto subentrerà Stan McCarthy, entrato nel board nel 2017. Anche il consigliere indipendente Kyran McLaughlin lascerà il gruppo nell’estate del 2020. Per quanto riguarda l’amministratore delegato Michael O’Leary, il suo contratto è stato esteso per altri cinque anni, fino al 2024, ma Ryanair, Sun e Laudamotion avranno i loro Ceo indipendenti.
Per la compagnia, che soffre la forte concorrenza sul segmento a corto raggio in Europa, cosa che ha portato a tagliare i suoi prezzi riducendo i margini, si intravede all’orizzonte la creazione di quattro filiali. Entro i prossimi dodici mesi il gruppo si articolerà in quattro compagnie, con una struttura simile a quella di Iag: Ryanair Dac in Irlanda, Ryanair UK nel Regno Unito, Laudamotion in Austria e Ryanair Sun in Polonia.
“La perdita di 20 milioni di euro nel terzo trimestre è un risultato deludente ma ci conforta il fatto che sia interamente dovuta all’abbassamento delle tariffe, fattore che ha permesso ai nostri passeggeri di viaggiare approfittando di prezzi eccezionali, cosa che risulterà positiva per le prospettive di crescita del traffico – ha spiegato O’Leary –. Sebbene le compagnie sussidiarie abbiano registrato risultati confortanti, con ricavi in crescita del 26% nel trimestre, la performance positiva è stata completamente controbilanciata da costi del carburante e di gestione del personale più alti”.