ACI World: traffico passeggeri in crescita stabile nell’ultima parte del 2018
Nonostante piccole fluttuazioni mensili, la crescita del traffico passeggeri è rimasta sostanzialmente stabile tra agosto e novembre 2018, oscillando tra 5 e 5,5%. In particolare, nel mese di novembre ACI World ha registrato una crescita del traffico globale passeggeri del 5% rispetto allo stesso mese 2017. Al contrario l’andamento del cargo è stato contrassegnato nel periodo agosto-novembre da una significativa volatilità, con risultati che vanno dal +3,7% registrato nel mese di ottobre al -0,3% di novembre.
“Facendo seguito ai robusti risultati del 2017, che hanno visto una crescita passeggeri del 7,5%, sembra proprio che l’industria registrerà risultati comunque forti ma in contenimento nel 2018 – ha spiegato Angela Gittens, direttore generale ACI World –. Alla fine di novembre il risultato del traffico passeggeri su base annua è del 6%. Per quanto riguarda il cargo, invece, la volatilità del mercato tra agosto e novembre dimostra che la guerra dei dazi tra le due maggiori economie mondiali ha certamente messo alla prova l’industria quest’anno e l’impatto finale sull’andamento della supply chain a livello globale rimane incerto.Il Governo federale degli Stati Uniti è alle prese con un parziale shutdown, le relazioni diplomatiche della Cina con numerosi Paesi occidental sono piuttosto tese, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea è ancora soggetta a negoziato e tensioni geopolitiche rimangono alte nel Medio Oriente, con la crisi in Qatar ancora irrisolta, tutti fattori che potrebbero avere un impatto significativo sulla crescita del traffico passeggeri nel 2019”.
Ad agosto il traffico passeggeri è cresciuto del 5,4% rispetto allo stesso mese 2017. Positivo sia l’andamento del traffico domestico (+5,2%) che quello del traffico internazionale (+5,6%). Sebbene presentino una certa eterogeneità, i dati regionali sono tutti caratterizzati da andamento positivo, con oscillazioni tra il +3,7% dei Caraibi-America Latina, al +7% dell’Africa.
La tendenza del mese di settembre è rimasta sostanzialmente stabile, sebbene la performance sottotono del Medio Oriente (+1,6%) abbia fermato la crescita media globale di traffico passeggeri a +5,1%. Anche in questo caso sia il traffico internazionale che quello domestico hanno registrato numeri positivi, rispettivamente +5,5 e +4,8% rispetto a settembre 2017. Il mese ha segnato in particolare una contrazione nei dati dell’Asia-Pacifico, che ha registrato una crescita passeggeri del 3,4%, in netta diminuzione rispetto al +6,5% di agosto.
Decisamente migliore il risultato del traffico internazionale rispetto a quello domestico nel mese di ottobre, rispettivamente +6,6% e +4,6%. La crescita media totale si è attestata al 5,5%. Particolarmente positivo il risultato dell’Europa rispetto agli altri due principali mercati regionali: la crescita passeggeri nel Vecchio Continente è stata del 6,8%, quindi due punti percentuali sopra l’Asia-Pacifico (+4,8%) e tre rispetto al Nord America (+3,6%).
Il traffico globale del mese di novembre ha visto una prosecuzione della tendenza registrata a ottobre in favore del mercato internazionale, cresciuto, rispetto a novembre 2017, del 6,8%; la crescita del mercato domestico è stata del 3,9%. Praticamente tutte le regioni sono caratterizzate da dati in robusta crescita e solo il Medio Oriente (+2,1%) registra una crescita inferiore al 5%. Nonostante una contrazione della crescita negli ultimi quattro mesi, l’Asia-Pacifico registra un +6,8% (rispetto all’8% del mese di agosto). Da notare i risultati di Europa e Nord America, che rimangono sostanzialmente stabili negli ultimi mesi dell’anno, rispettivamente +6,2% e +5,1% nel mese di novembre.
Per quanto riguarda il traffico cargo, i dati di agosto sono sostenuti soprattutto dal segmento domestico, in crescita del 5%, rispetto al segmento internazionale in affanno al +1,2%. La crescita media per il mese è stata del 2,3%. Prosegue la crescita a doppia velocità che sta caratterizzando Asia-Pacifico e Nord America dallo scorso mese di giugno, con le due regioni che hanno registrato rispettivamente +1,9 e +5,1%. L’Europa si salva per il rotto della cuffia dal finire in territorio negativo, riportando un +0,1%.
I risultati di settembre sono caratterizzati da una sostanziale moderazione, evidenziando appunto il fenomeno della volatilità a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza. La crescita media è stata dell’1,6%. Risultato negativo per l’Asia-Pacifico, dove il traffico cargo ha registrato volumi in diminuzione dell’1,1%; l’Europa cresce appena dello 0,8% e il Nord America, invece, continua nella sua robusta crescita, registrando un solido +4%. Ancora una volta vediamo qui il traffico domestico compensare, con il suo +3%, il modesto andamento del segmento internazionale (+0,9%).
Il cargo riguadagna slancio nel mese di ottobre, registrando una crescita del 3,7%. Come nei mesi di agosto e settembre, Asia-Pacifico (2,6%) ed Europa (1,9%) presentano risultati nettamente inferiori rispetto ai dati registrati dal Nord America (+6,4%). Anche in questo caso è il segmento domestico a contribuire in misura maggiore al risultato positivo globale del mese, con una crescita del 6,6%. Decisamente più contenuto il risultato del segmento internazionale, +2,4%, comunque in miglioramento rispetto ai quattro mesi precedenti.Nel mese di novembre il mercato globale del cargo ha registrato volumi in diminuzione per la prima volta dal mese di febbraio 2016, -0.3% rispetto a novembre 2017. In questo caso risulta debole la performance sia del segmento internazionale, che perde lo 0,6%, sia di quello domestico, che risulta in crescita di appena 0,3%. Decisamente contenuta rispetto ai mesi precedenti anche la crescita del Nord America, +0,9%, mentre Europa e Asia si trovano entrambe a fare i conti con numeri negativi, rispettivamente -1% e -2,1%.
Nonostante le oscillazioni al ribasso degli ultimi mesi, i dati annuali relativi al traffico cargo rimangono solidi. Complessivamente si prevede che il mercato cresca almeno del 3% nell’anno (attualmente siamo al 3,6%), con il segmento domestico che oscilla intorno al 5%. Il traffico internazionale presenta una tendenza che potrebbe attestarsi all’incirca al 2,7% con la fine dell’anno. Considerando gli eventi che hanno caratterizzato il 2018, questi dati indicano un’impressionante capacità del settore di resistere agli shock.