Mobilità sostenibile: gli italiani sempre meno legati all’auto privata
Secondo Lorien Consulting, società specializzata in ricerche di mercato, gli italiani sono sempre più preoccupati della qualità dell’aria e che per questo, per i propri spostamenti, utilizzano più mezzi a settimana: in media 2,7. Non solo. Dal sondaggio realizzato per il Forum Qualemobilità, evento organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club in partenariato con Cobat, emerge che il 74% dei cittadini intervistati si dichiara favorevole all’introduzione del divieto di commercializzazione dei veicoli a combustibili fossili dal 2030.
Più nel dettaglio, oggi il 92% degli italiani intervistati si dichiara preoccupato (il 33% molto preoccupato) per la qualità dell’aria nelle città italiane (erano il 72% a novembre dello scorso anno). Ma i cittadini sono pronti a modificare le proprie abitudini e a scegliere una mobilità meno impattante. Nel corso del Forum Qualemobilità si è parlato anche di modalità sostenibile tant’è che il sondaggio ha fatto emergere come i giovani tra i 14 e i 18 anni siano sempre più multi-modali: oltre al mezzo pubblico usano moltissimo la bici, propria o in sharing (30%) oppure vanno a piedi (10%).
“Sebbene ancora oggi la maggior parte degli spostamenti avvenga con il mezzo di proprietà alimentato con carburanti fossili – ha commentato la presidente di Legambiente Rossella Muroni – la mobilità in Italia sta cambiando e l’alternativa è sempre più varia e composita. La bicicletta ottiene sempre più consensi nonostante l’avanzata dei mezzi elettrici di diverso tipo, dai più piccoli (la micromobilità elettrica) alle biciclette a pedalata assistita, ai nuovi scooter, dalla mobilità di prossimità (cargo bike e furgoni) alle automobili elettriche fino alla mobilità elettrica condivisa o pubblica, come i bus elettrici e le metropolitane. La sfida ora consiste nell’adeguare le città a queste nuove forme di mobilità”.
Gli italiani si comportano complessivamente secondo quattro macromodelli di mobilità: i mono-mobili (14%) si spostano molto e sempre con lo stesso mezzo, ma sarebbero interessati ai mezzi elettrici se solo costassero meno, gli stanziali (21%) si spostano poco, spesso con lo stesso mezzo; i moderati (37%) hanno una media intensità di spostamento e scelta limitata dei mezzi, mentre i multi-mobili (28%) si spostano molto, con mezzi diversi e sono disponibili a spendere di più per i mezzi elettrici. Il mezzo pubblico è utilizzato dal 64% del campione, le bici dal 32%, il 19% va anche in taxi o in auto a noleggio, mentre il 10% usa servizi di sharing economy. Insomma, il quadro è molto variegato e ad utilizzare il maggior numero di mezzi, anche per lo stesso spostamento, sono soprattutto i ciclisti.
“Dal Forum – ha detto Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile Legambiente – emerge la proposta di un piano strategico per uscire dal diesel nelle città nel 2025 e in tutta Italia dal 2030: solo 15, 20 anni per sostituire 37 milioni di auto a combustione interna con 20 milioni di mezzi elettrici leggeri e solo 18 milioni di auto elettriche, usate spesso in condivisione”.