Mare: tutti contro la soppressione dell’Ipsema
Levata di scudi contro la prevista soppressione dell’Ipsema,l’Istituto Previdenziale del Settore Marittimo, che dovrebbe essere cancellato dall’art.7 del DDL del 31 maggio 2010. Sia le associazioni datoriali (Confitarma, Fedarlinea e Federpesca), sia le organizzazioni sindacali dei lavoratori ( Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Uilapesca-Uil, Ugl Mare) si dicono contrarie. Secondo le associazioni, la soppressione dell’Ipsema, non solo non produce effetti positivi sul riordino dei conti pubblici, ma porterà gravi effetti negativi per tutto il settore marrittimo e della pesca. L’Ipsema aveva sostituito le tre Casse Marittime (Adriatica, Meridionale e Tirrena) assumendone gl stessi compiti in materia di previdenza obbligatoria, infortuni sul lavoro, malattie profesionali, previdenza e maternità. “Sopprimere l’unico ente che si occupa, in maniera specifica, dell’assistenza e della tutela dei lavoratori del settore marittimo – scrivono le associazioni – determina un arretramento nella sicureza dei 100.000 lavoratori addetti alla navgazione mercantile e alla pesca”.
Per le ragioni citate le organizzazioni propongono al Governo un emendamento all’attuazione del decreto disposto all’art.7, accelerando l’attuazione del disegno di legge all’esame della Camera che permetta l’istituzione di un nuovo ente non economico, l’Esin, che raggrupperebbe le attività di diversi enti, tra cui l’Ipsema.
Rossella Smiraglia