Trasporti, Uir: un corridoio tra Adriatico e Baltico
L’Unione Interporti Riuniti e i tre presidenti regionali di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna richiedono un’azione forte da parte del Governo affinché venga confermata la sezione italiana lungo il corridoio Adriatico-Baltico.
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna sono sede di 9 interporti tra i più importanti a livello internazionale, la cui operatività potrebbe subire conseguenze negative dalla prospettata esclusione dell’Italia dall’asse adriatico-baltico che si interseca con altri assi europei che puntano a raggiera verso tutto il continente.
Secondo Alessandro Ricci, presidente dell’associazione, negare l’estensione del corridoio all’Italia, comprometterebbe un lavoro di relazioni, di collaborazioni e di interventi concreti già consolidato e avviato, con ricadute sull’intero sistema economico.
Anche l’Unione Interporti Riuniti auspica un intervento immediato da parte delle autorità nazionali competenti.