Presentato il progetto del Passante di Bologna per un confronto pubblico
E’ stato presentato oggi in Consiglio comunale il “Progetto per il Potenziamento in sede del sistema autostradale–tangenziale nodo di Bologna”, detto Passante di Bologna.
Considerata l’importanza dell’intervento il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, la Città Metropolitana di Bologna e Autostrade per l’Italia hanno scelto di sottoporre il progetto a un confronto pubblico: si tratta di un percorso aperto a tutti i cittadini per descrivere il progetto, spiegare le ragioni per cui è stato scelto il potenziamento della sede attuale, ascoltare i cittadini e raccogliere proposte sugli interventi di valorizzazione ambientale e paesaggistico e di protezione acustica. A tutela dell’interesse pubblico è prevista la nomina di un comitato di esperti terzi che seguirà le fasi del progetto.
L’obiettivo è ambizioso: costruire insieme, nella massima trasparenza, la migliore soluzione per la città. Il progetto del Passante di Bologna risponde a due fondamentali esigenze del territorio: risolvere le problematiche del traffico in un orizzonte di lungo termine, abbinando l’intervento a una significativa riqualificazione paesaggistica delle aree urbane attraversate dall’infrastruttura. Una nuova infrastruttura, un nuovo segno distintivo che attraversa la città, che supera l’attuale divisione unendo quartieri oggi divisi. Una occasione per intervenire nelle periferie portando più qualità, meno rumore, più verde e una infrastruttura più bella di quella attuale.
Il progetto prevede l’ampliamento in sede dell’A14 e della tangenziale: dall’allacciamento del raccordo di Casalecchio fino a San Lazzaro, per una lunghezza totale di 13 km. Il tratto autostradale sarà ampliato a tre corsie più quella di emergenza in entrambe le direzioni. La tangenziale, invece, avrà tre corsie più quella di emergenza che diventeranno quattro nel tratto più trafficato, con un nuovo limite di velocità di 80 km/h.
Questa soluzione, rispetto alle alternative esaminate negli anni precedenti (Passante nord e Passante sud), assicura i maggiori benefici per la collettività. Tra i principali vantaggi: minor tempo di percorrenza e minori consumi di carburante; minore consumo di suolo e movimentazione di materiali; riduzione dei tempi di realizzazione (almeno 2 anni in meno rispetto alle altre proposte).
L’insieme degli interventi contribuirà a razionalizzare la ripartizione dei flussi sull’intera viabilità metropolitana, grazie anche alla realizzazione di 5 strade metropolitane: Nodo di Rastignano, Lungosavena, Nodo di Funo, Intermedia, Complanare Nord. Sono, inoltre, previste opere di miglioramento degli svincoli della tangenziale e il completamento di importanti assi viari dell’area bolognese. Complessivamente si stima un risparmio nell’area interessata dal progetto, a beneficio degli automobilisti, di 5 milioni all’anno di ore di viaggio.
Tutti i sottovia esistenti saranno ammodernati prestando particolare attenzione alla mobilità pedonale e ciclabile, per aumentare anche la sicurezza urbana con più illuminazione e cura degli spazi. I sovrappassi delle strade locali avranno specifici caratteri architettonici quali elementi identificativi del territorio. Gli svincoli saranno ripensati come “Porte” che rappresentano nodi d’incontro e scambio urbano ambientale. Infine, nell’area di San Donato, è stata progettata una soluzione che consente di ricostruire la continuità del territorio con opere di elevato pregio paesaggistico. L’intervento intende realizzare una infrastruttura all’avanguardia tecnologica per una gestione integrata della mobilità. Non più, quindi, un’infrastruttura grigia ma una innovativa “green way” che si integra e armonizza con il territorio. Per questo Autostrade per l’Italia si avvale della consulenza di un team di professionisti con consolidata esperienza internazionale sulle tematiche di inserimento ambientale, architettonico e paesaggistico.
Per tutti i dettagli è possibile visitare il sito passantedibologna.it da oggi on line.