Ponte sullo Stretto al progetto definitivo
La società Stretto di Messina ha ricevuto dal contraente generale Eurolink il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Lo comunica l’Anas, precisando che si tratta di oltre 8.000 elaborati progettuali che confermano tutte le impostazioni tecniche e i costi di costruzione del progetto preliminare redatto dalla Stretto di Messina e approvato nel 2003 dal Cipe.
Il progetto definitivo comprende anche opere di contorno deliberate dai Comuni interessati, come le fermate ferroviarie intermedie tra Reggio Calabria e Messina per il trasporto metropolitano. Le prossime tappe, scandite dalla Legge obiettivo, prevedono l’approvazione del progetto definitivo da parte della società Stretto di Messina e l’avvio dell’istruttoria da parte del Ministero delle Infrastrutture, che si concluderà con l’approvazione da parte del Cipe. “La consegna del progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina, avvenuta nel pieno rispetto dei tempi previsti – ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli – segna una tappa fondamentale per la realizzazione dell’opera. La puntualità con cui il progetto è stato definito dimostra la chiara volontà del Governo che ha ritenuto, sin dal suo insediamento, il ponte un opera prioritaria per il Mezzogiorno, per l’Italia e l’Europa, essendo esso un tassello del corridoio Berlino-Palermo”.
La progettazione definitiva ha attivato ricadute economiche per 110 milioni di euro e ha comportato oltre 160 contratti con aziende italiane (soprattutto calabresi e siciliane), impegnate nell’esecuzione delle indagini topografiche e geognostiche, nonché nel monitoraggio ante operam e nel relativo controllo dei vari lavori. In particolare, è stata completata l’esecuzione di oltre 200 prove geognostiche per la caratterizzazione dei terreni sui quali sorgeranno le strutture del ponte (torri, blocchi di ancoraggio) nonché tutte le strutture previste per i collegamenti alle infrastrutture esistenti in Sicilia e Calabria. Per il monitoraggio ambientale ante operam è stata completata l’installazione di circa 60 centraline per il controllo dell’aria, la realizzazione di circa 60 pozzi di monitoraggio per le acque sotterranee di profondità superiore ai 10 metri e l’installazione di almeno 150 sonde inclinometriche per il controllo geomorfologico del territorio.