Cop26: i documenti sottoscritti dall’Italia al Summit internazionale delle Nazioni Unite contro i cambiamenti climatici
Si avvia a conclusione la Cop26 di Glasgow, il Summit internazionale promosso dalle Nazioni Unite contro i cambiamenti climatici, che ha visto l’Italia protagonista nel ruolo di copresidente di turno insieme al Regno Unito. Ecco un elenco dei documenti sottoscritti.
Breakthrough Agenda: lavorare per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi
Lanciata al World Leaders Summit il 9 novembre, prevede che i Paesi si impegnino a lavorare insieme, nel prossimo decennio, per accelerare lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie pulite e di soluzioni sostenibili per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, in maniera accessibile e inclusiva per tutti.
I documenti per la salvaguardia di agricoltura e foreste
Il 2 novembre firmata Green Grids Initiative – One Sun One World One Grid: One Sun Declaration, che mira a realizzare One Sun One World One Grid, attraverso reti verdi interconnesse, attraverso investimenti nel solare, nell’eolico, nell’immagazzinamento e nella generazione di altre energie rinnovabili in luoghi dotati di risorse rinnovabili per sostenere una rete globale.
Datato 2 novembre anche il documento Forests, Agriculture and Commodity Trade, con la finalità di creare un processo per incentivare lo sviluppo agricolo sostenibile delle foreste e di altri ecosistemi, sostenendo allo stesso tempo posti di lavoro, commercio e mezzi di sussistenza.
Firmata nello stesso giorno la Glasgow Leaders’ Declaration on Forests and Land Use, sul ruolo cruciale e interdipendente delle foreste di tutti i tipi, della biodiversità e dell’uso sostenibile del suolo per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile; contribuire a raggiungere un equilibrio tra le emissioni di gas serra di origine antropica e quelle assorbite dai bacini forestali; adattarsi ai cambiamenti climatici; e per mantenere altri servizi ecosistemici.
I documenti sull’accelerazione verso Net-zero e transizione energetica
Sottoscritto il 4 novembre il documento Supporting the Conditions for a Just Transition internationally, che riguarda crescita verde, lavoro dignitoso e prosperità economica nella transizione verso la Net-zero. Si basa sugli impegni per una giusta transizione stabiliti nella Dichiarazione della Slesia in Polonia e nell’Iniziativa Climate Action for Jobs.
Nello stesso giorno è stato firmato anche il Global Coal to Clean Power Transition Statement, sulla transizione dal carbone all’energia pulita. In particolare, i Paesi firmatari riconoscono che la produzione di energia da carbone è la principale causa dell’aumento della temperatura globale e si impegnano ad aumentare la produzione di energia pulita, ad accelerare la transizione energetica, e a tutelare i lavoratori e le comunità in questo processo.
Sempre il 4 novembre, siglato anche Statement on International Public Support for the Clean Energy Transition, sulla transizione verso l’energia pulita e l’abbandono dei combustibili fossili.
Integrare la sostenibilità e il cambiamento climatico nei sistemi di istruzione
Sottoscritto il 5 novembre, il documento Co-Chairs Conclusions of Education and Environment Ministers Summit at Cop26, che riconosce l’educazione come un processo di apprendimento a livello di società capace di fornire a tutti le conoscenze, le abilità, i valori e gli approcci necessari per un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico. L’impegno generale è di integrare la sostenibilità e il cambiamento climatico nei sistemi di istruzione formale, anche come componenti fondamentali del curriculum, nelle linee guida, nella formazione degli insegnanti, nei parametri di esame e a più livelli attraverso le istituzioni.
Creazione di corridoi di navigazione verdi
Il 10 novembre è stata sottoscritta l’International Aviation Climate Ambition Coalition: riguarda l’obiettivo di raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050 e garantire la massima efficacia del meccanismo “Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation” (Corsia).
Sempre il 10 novembre firmata la Clydebank Declaration for Green Shipping Corridors, per la creazione di corridoi di navigazione verdi/rotte marittime a zero emissioni tra 2 (o più) porti. L’obiettivo globale è quello di sostenere la creazione di almeno 6 corridoi verdi entro la metà di questo decennio, puntando a scalare l’attività negli anni successivi, sostenendo tra l’altro la creazione di più rotte, rotte più lunghe e/o avere più navi sulle stesse rotte. L’idea è di avere molti più corridoi in funzione entro il 2030. Gli obiettivi saranno valutati entro la metà di questo decennio.
Infine, punta a una completa transizione energetica, e a raggiungere i target di neutralità climatica indicati dagli Accordi di Parigi, Beyond Oil and Gas Alliance (Boga), sostegno “as a friend”, dell’Alleanza proposta da Danimarca e Costa Rica firmato l’11 novembre.