Coyote Logistics presenta uno studio sulle nuove sfide di committenti e vettori. Tecnologia e competenze umane nella supply chain
Le nuove sfide di mittenti e vettori europei sono state al centro di uno studio commissionato da Coyote Logistics. “The Evolution of Technology + Humanity: Building a Supply Chain for Long-Term Success” ha dimostrato che aziende utilizzatrici e trasportatori si trovano a dover affrontare ostacoli simili.
Coyote Logistics ha indagato le sfide specifiche a cui devono far fronte i responsabili decisionali di tutti i mercati europei per comprendere come bilanciare in maniera ottimale tecnologia e competenze umane.
Alla luce dell’eccessiva frammentazione che continua a impattare il mercato europeo del trasporto tradizionale su strada, dove il 50% dei mittenti lavora contemporaneamente con oltre 30 vettori, i professionisti della supply chain si ritrovano a operare in un settore complesso. Le aziende utilizzatrici ed i trasportatori devono comprendere le dinamiche di mercato per poter lavorare in maniera efficace ed è proprio per questo che Coyote Logistics, fornitore di servizi logistici integrati (3PL), ha pubblicato una nuova ricerca sulle sfide che l’imprevedibile mercato odierno pone ai professionisti della supply chain.
Gli studi hanno messo in evidenza in particolare come mittenti e trasportatori devono affrontare sfide perlopiù simili. Aumento dei costi, crescente complessità, carenza di capacità, esigenza di flessibilità, agilità e maggiore visibilità lungo la supply chain sono state identificate fra le principali. È inoltre emerso come mittenti e vettori ritengano che il rapporto ideale tra tecnologia e competenze umane nelle diverse mansioni della supply chain sia di 60:40, confermando quindi l’approccio adottato da molto tempo da Coyote Logistics secondo cui le due aree devono collaborare per avere successo in un mondo in evoluzione.
“Grazie alle ricerche e all’esperienza acquisita sul mercato europeo del trasporto tradizionale su strada, Coyote Logistics è consapevole che tecnologia e competenze umane sono necessarie per il successo a lungo termine della supply chain – ha dichiarato Joel Gard, Head of Europe di Coyote Logistics -. I risultati di questo studio ci hanno consentito di comprendere in maniera più approfondita le sfide che le aziende utilizzatrici e i vettori devono affrontare oggi alla luce dell’evoluzione tecnologica, permettendoci quindi di fornire a entrambi un supporto migliore con le conoscenze, le risorse e le informazioni di cui necessitano per raggiungere i loro obiettivi di business e superarli”.
Al fine di comprendere al meglio in che modo mittenti e vettori possano accrescere l’efficienza delle loro supply chain, lo studio “Technology + Humanity” ha esaminato 13 mansioni determinando quali sono più adatte alle competenze umane, quali funzioni invece possono essere ottimizzate attraverso la tecnologia e quali richiedono una combinazione di entrambi. I risultati hanno evidenziato che le competenze umane sono insostituibili nelle mansioni che richiedono creatività, capacità decisionale e pensiero strategico, come ad esempio nelle comunicazioni con i clienti o nella risoluzione di problemi di spedizione e consegna.
Per quanto riguarda l’automazione, mittenti e vettori hanno dichiarato che la tecnologia è la più idonea per il miglioramento di funzioni operative quali la gestione del magazzino e la prenotazione delle spedizioni.
Tuttavia, se da un lato lo studio descrive le numerose opportunità per integrare la tecnologia nella supply chain, dall’altro gli intervistati non hanno individuato alcuna funzione che a loro avviso sarebbe gestita meglio con l’uso della sola tecnologia. In riferimento alle mansioni della supply chain mittenti e vettori si sono detti invece a favore di un rapporto di 60:40 tra tecnologia e competenze umane.
Al fine di definire il perfetto equilibrio tra tecnologia e supporto umano, le aziende utilizzatrici e trasportatori dovrebbero partire dall’analisi della loro attuale supply chain per individuare le mansioni gestibili dalla tecnologia e quelle che è meglio riservare alle competenze umane. Successivamente i professionisti della supply chain dovrebbero valutare le opportunità per incrementare l’efficienza e identificare le lacune dell’attività aziendale che la tecnologia o il talento qualificato sono in grado di colmare.