Veicoli pesanti: da gennaio a settembre 2020 immatricolazioni calate del 23,1%
In Italia le immatricolazioni di veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci e persone, sono calate del 23,1% da gennaio a settembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
In particolare le immatricolazioni di autobus sono diminuite del 23,7%, quelle di autocarri per il trasporto merci del 24,5%, quelle di autoveicoli speciali del 12,8% e quelle di trattori stradali o motrici del 27,4%. Lo si evince da una elaborazione del Centro Studi Continental su dati Aci.
Pesa su questi dati – spiega il Centro studi nella nota stampa – il blocco delle attività produttive e di trasporto nei mesi del lockdown a causa dell’emergenza Coronavirus.
I dati in dettaglio
A livello regionale le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone sono calate di più in Friuli Venezia Giulia (-35,2%), seguito dalla Lombardia (-30,1%) e dalla Toscana (-29,7%). Invece le regioni he hanno fatto registrare le performance meno negative sono Piemonte (-16,7%), Calabria (- 12,4%) e Sicilia (-11,8%).
Prendendo in considerazione le immatricolazioni di autobus, spiccano i dati positivi fatti registrare da Calabria, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. In tutte le altre regioni, però, sono stati registrati cali, che vanno dal -1,6% dell’Emilia Romagna al -71,8% della Sardegna.
Nel comparto delle immatricolazioni di autocarri per il trasporto merci, invece, tutte le regioni presentano dati negativi. Si va dal -9% della Sicilia al – 36,6% del Friuli Venezia Giulia. Anche nel comparto dei veicoli speciali i dati regionali sono tutti negativi.
Infine le immatricolazioni di trattori stradali sono cresciute in Sardegna (+28,4%) e Molise (+12%). In tutte le altre regioni sono state registrate diminuzioni, che arrivano fino al -75% della Valle d’Aosta.