Veicoli commerciali: +2% a novembre
A novembre il mercato dei veicoli commerciali leggeri totalizza 16.086 consegne, il 2% in più rispetto a novembre 2009. Nei primi undici mesi dell’anno i volumi consegnati ammontano a 169.357 unità, il 7,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2009.
“Dopo il segno negativo di ottobre, che aveva chiuso a -6,1%, il mercato di novembre registra un lieve rialzo rispetto ai livelli dello stesso mese del 2009, anche se ancora al di sotto dei volumi del 2008”, ha commentato Eugenio Razelli, presidente di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica).
Le marche nazionali, con 8.035 unità consegnate, registrano nel mese un rialzo del 3,8% rispetto a novembre 2009 e guadagnano 0,9 punti di quota raggiungendo il 50%. Nel progressivo da inizio anno, i volumi complessivi risultano in crescita del 13,3% per un totale di 88.310 consegne, un risultato che porta la quota di penetrazione al 52,1% dal 49,6% di un anno fa (2,5 punti in più). Ancora un buon risultato di vendita per Fiat Professional, che nel mese di novembre totalizza 6.630 consegne (+3,6%) e ottiene una quota di mercato del 41,2%, 0,6 punti in più rispetto al 2009.
Sempre eccellenti volumi di consegne per il Ducato, il veicolo commerciale più venduto in Italia, con 2.193 unità (267 in più rispetto al 2009), e per il Doblò Cargo, miglior furgone d’Europa 2011, con 1.421 unità. Ottima performance inoltre nel settore dei piccoli van, derivati dalle vetture (Panda van, Punto e Grande Punto van, etc.), che con 1.496 consegne consuntivano un incremento di 271 unità vs il 2009.
Iveco ha consegnato nel mese di novembre 1.405 veicoli, registrando una crescita del 5% e conquistando 0,2 punti di quota (da 8,5% a 8,7%). Il progressivo gennaio–novembre sale così a 13.579 unità e registra un incremento dell’1,8% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
La quota Iveco nel mese, nel proprio segmento di riferimento (quello degli autocarri e dei furgoni medi e grandi), si attesta al 23%, confermando il brillante risultato dello scorso anno incrementando così anche la quota dei primi undici mesi dell’anno (22,5% contro 22,4% nei primi dieci mesi).