Rimborso accise camion, Uggè: chiediamo chiarezza, pronti al blocco dei trasporti
Se il Governo non farà chiarezza sulle accise, il mondo dell’autotrasporto proclamerà lo sciopero. Lo annuncia oggi a margine dei lavori del Forum internazionale a Cernobbio, il vice presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè.
Nell’ultima bozza del provvedimento, ancora non definitiva, si introducono dei paletti per la richiesta dei rimborsi dell’accisa, che consentirà un recupero di risorse da 40 milioni nel 2020, che diventano 63 milioni a regime, dal 2023. L’accisa agevolata sul gasolio commerciale figura nell’elenco dei sussidi dannosi per l’ambiente e vale circa 1,3 miliardi l’anno. La norma introduce un primo paletto a questi rimborsi.
“Il governo deve capire cosa vuole fare – aggiunge Uggè – ci sono uscite discordanti, dichiarazioni che non sono compatibili con la realtà, si fa confusione tra una norma che è giusta e che impedisce che qualcuno recuperi l’accisa su tutto il gasolio e non quello da autotrazione. I furbi non devono avere cittadinanza e questo è un principio che però deve essere esteso a tutti, anche agli agricoltori immagino”.
Uggè rimarca anche che così si vuole “intervenire per punire un settore che invece è quello che meno inquina”. Se il confronto non ci sarà “si mantiene una linea secondo noi insensata. Credo che il presidente Unatras, l’unione delle federazioni autotrasporto, convocherà nel giro di qualche giorno l’esecutivo e alla luce di quelle che saranno le evoluzioni prenderemo decisioni: non escludendo – ribadisce – la proclamazione del fermo del trasporto”.
L’auspicio è di un confronto al più presto anche con il ministro De Micheli “perché attraverso il confronto, si evita lo scontro”. La misura annunciata ieri nella bozza del dl fisco, di “mettere un limite al consumo del gasolio sul quale si può recuperare l’accisa” è stata pensata perché, come ipotizza Uggè, c’erano dei personaggi che cercavano di fare i furbi e magari scarivano tutto il gasolio e quindi recuperavano l’accisa anche su quello non utilizzato per l’autotrasporto”.
In conclusione per il vice presidente di Conftrasporto “è bene che questa misura entri nel decreto fiscale perché deve riguardare tutti anche per i trattori, ma non deve essere venduta come purtroppo ho letto da qualche parte, come: ‘Il Governo è intervenuto sui trasportatori inquinatori’, non è così, è una misura fiscale per evitare che ci siano di furbacchioni che se ne approfittano”.