Logistica e trasporti, serve più efficienza per affrontare dazi e crisi globale
Ecco come rilanciare i trasporti italiani nel nuovo scenario globale
Nel nuovo scenario economico globale, segnato da guerre, tensioni commerciali e dazi, recuperare efficienza logistica è una condizione imprescindibile per il rilancio dei trasporti in Italia.
È questo il fulcro dell’analisi sulla logistica presentata da SRM – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, durante il webinar organizzato da ANITA, l’associazione di Confindustria che rappresenta l’autotrasporto merci e la logistica.
Le scelte geopolitiche e le barriere commerciali stanno modificando profondamente gli assetti del trasporto internazionale e nazionale, mettendo in evidenza la necessità di una logistica più efficiente, integrata e digitale.
Come sottolineato da Alessandro Panaro (SRM), solo un intervento sinergico tra imprese e Istituzioni potrà colmare il gap di efficienza logistica che penalizza i trasporti nel nostro Paese.
Porti italiani e logistica
L’analisi SRM parte dai trasporti via mare e dai porti, cuore pulsante degli scambi merce mondiali.
Tra il 2023 e il 2028 il traffico dei trasporti container nei quadranti West Med ed East Med crescerà del +18%, superando il Nord Europa. Un’opportunità concreta per l’Italia, che può intercettare nuovi flussi di trasporti internazionali se investirà in infrastrutture portuali, digitalizzazione e logistica integrata.
Nel 2024 i porti italiani hanno movimentato 480,7 milioni di tonnellate di merci, confermando la forza del sistema multipurpose e la leadership nello Short Sea Shipping con 305 milioni di tonnellate trasportate.
La centralità geografica dell’Italia nel Mediterraneo, unita a un sistema portuale dinamico, può tradursi in una posizione di vertice nei trasporti marittimi globali.
Autotrasporto fondamentale per trasporti e logistica
L’autotrasporto conserva un ruolo centrale. Nel 2024 il 38% dell’import-export italiano è avvenuto con trasporti su strada.
Le regioni italiane più attive sono Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, sia per carico che scarico merci. L’autotrasporto ha gestito oltre 980 milioni di tonnellate di merci, ma mostra ancora margini di miglioramento.
Secondo SRM, solo il 12-15% delle imprese manifatturiere italiane sfrutta il trasporto intermodale. Migliorare l’efficienza logistica significa puntare sulla connessione tra le modalità di trasporto, promuovere la transizione digitale e incentivare soluzioni sostenibili, come richiesto dai piani europei.
Dazi impatti su trasporti e logistica
I dazi e la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina stanno alterando gli equilibri del commercio globale.
I dazi hanno ridotto del 42% i trasporti di portacontainer nel Pacifico e, nel 2025, si prevede un calo superiore al 5% della movimentazione portuale americana.
L’Italia, invece, registra una crescita dei trasporti, anche grazie ai solidi rapporti marittimi con gli USA (53% degli scambi via mare nel 2024).
Per affrontare questa instabilità nel trasporto internazionale, l’Italia deve rafforzare la propria efficienza logistica attraverso azioni politiche mirate, investimenti infrastrutturali e governance intermodale. La logistica nazionale ha le competenze, ma servono strumenti di supporto.
Il futuro della logistica italiana
Come affermato da Riccardo Morelli, Presidente di ANITA, le Istituzioni devono preparare oggi le condizioni per cogliere le opportunità future per trasporti e logistica.
Il Piano Mattei e il piano d’azione per l’export sono strumenti strategici per rilanciare i trasporti con i mercati extra-UE, ma il successo dipenderà dalla capacità di riorganizzare l’intero sistema della logistica.
La digitalizzazione della supply chain, l’ampliamento dei terminali, la manutenzione della rete viaria e il potenziamento della rete ferroviaria e dei valichi alpini sono condizioni essenziali per garantire stabilità e competitività nei trasporti e nella logistica
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