Lavoro: niente co.co.pro. per l’autotrasporto
Il ministero del Lavoro ha inserito anche gli autotrasportatori nell’elenco di figure professionali che non si possono inquadrare in un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, i cosiddetti co.co.pro. Nella circolare 29/2012, il ministero sottolinea che “la mancata individuazione del progetto determina la costituzione di un rapporto di lavoro di natura subordinata a tempo indeterminato”.
Il progetto manca quando non rispetta tutti i requisiti introdotti dalla legge di riforma del lavoro del 18 luglio 2012: essere collegato ad un risultato finale, avere un’autonomia di contenuti e obiettivi, non svolgere compiti esecutivi o ripetitivi. La legge stabilisce inoltre che se il collaboratore a progetto svolge l’attività professionale in modo analogo a quello dei lavoratori dipendenti, si applica la “presunzione di subordinazione”. La disposizione, però, prevede che il collaboratore svolga la propria attività con “modalità organizzative radicalmente diverse” da quelle degli altri lavoratori.
Il progetto manca quando non rispetta tutti i requisiti introdotti dalla legge di riforma del lavoro del 18 luglio 2012: essere collegato ad un risultato finale, avere un’autonomia di contenuti e obiettivi, non svolgere compiti esecutivi o ripetitivi. La legge stabilisce inoltre che se il collaboratore a progetto svolge l’attività professionale in modo analogo a quello dei lavoratori dipendenti, si applica la “presunzione di subordinazione”. La disposizione, però, prevede che il collaboratore svolga la propria attività con “modalità organizzative radicalmente diverse” da quelle degli altri lavoratori.
