Gasolio: aumento di 8 centesimi al litro per profughi e spettacolo
Un incremento di 8 centesimi al litro delle accise su benzina e gasolio. E questo il risultato di due diversi provvedimenti dell’Agenzia delle Dogane: il primo, annunciato ieri, servirà a coprire i costi per l’accoglienza dei profughi; il secondo, che scatterà il prossimo primo luglio, per sostenere il fondo unico per lo spettacolo. Gli aumenti avranno conseguenze pesanti anche per le imprese di autotrasporto, nonostante la possibilità di recuperarli attraverso una domanda di rimborso per il prossimo anno, riservata però ai soli veicoli di massa pari o superiori alle 7,5 ton.
La protesta dei consumatori
Le stesse associazioni dei consumatori, nel denunciare con forza l’iniziativa, parlano di ricadute indirette sui cittadini causate dagli incrementi di costo dei trasporti su gomma.
“Decisione sciagurata quella di aumentare l’accisa sui carburanti –dichiarano infatti in una nota Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti (Federconsumatori e Adusbef). Già dallo scorso anno i carburanti hanno subito un aumento di 410 Euro, per la precisione +240 Euro annui per i soli costi diretti, a cui si aggiungono +170 Euro annui per i costi indiretti, dovuti al fatto che buona parte dei beni è trasportata su gomma. Alla luce di questa irresponsabile decisione, vi saranno ulteriori aumenti pari a 48 Euro annui per i costi diretti e 30 Euro per i costi indiretti”.
L’Osservatorio sui costi
Gli aumenti arrivano tra l’altro a pochi giorni dal nuovo confronto tra autotrasporto e committenza, con la mediazione del Governo, sulla rideterminazione dei costi minimi. Al tavolo dell’Osservatorio sui Costi, istituito presso la Consulta della Logistica (Mit), convocato per martedì 5 luglio, autotrasporto e committenza tenteranno l’ennesima mediazione sull’individuazione di costi minimi in sostituzione delle tabelle ministeriali. Un confronto che sarà sicuramente condizionato anche dagli incrementi di queste ore.