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Curcio (Astre Italia): “Costi minimi, indicizzazione carburante e controlli strutturali: l’Autotrasporto deve ripartire da qui”
CAMION

Curcio (Astre Italia): “Costi minimi, indicizzazione carburante e controlli strutturali: l’Autotrasporto deve ripartire da qui”

Redazione
23 Marzo 2022

“Il protocollo d’intesa proposto dal MIMS e sottoscritto dalle associazioni di categoria, è una buona base di partenza per rispondere alle criticità strutturali dell’autotrasporto”. È questo il commento di Giuseppe Curcio, presidente di Astre Italia, dopo la recente firma del provvedimento emergenziale studiato ad hoc per il settore.

Il presidente di Astre Italia ha individuato una serie di punti definiti “essenziali” per lo sviluppo della competitività del comparto e per la sua autonomia, ma anche per garantire la sicurezza e la regolarità del mercato.

“In primo luogo, è essenziale liquidare Ferrobonus e Marebonus direttamente al vettore – ha sottolineato Curcio – anzi, sposterei le risorse finalizzate ai contributi per l’acquisto di casse mobili e o semirimorchi per il trasporto combinato, aumentando  le risorse destinate ai due incentivi, in maniera tale che, ne godrebbe  effettivamente chi realmente utilizza tali strumenti”.

“Poi è indispensabile introdurre in modo obbligatorio – ha aggiunto – l’indicizzazione del calcolo del costo carburante sui contratti scritti, mentre per quelli verbali, vedo non poche difficoltà nella sua applicabilità”.

Secondo il presidente è necessario anche il reinserimento dei costi minimi di sicurezza, “ma attenzione – avverte – è altrettanto fondamentale che ci siano poi controlli efficaci perché non dare esecuzione a verifiche strutturate sulla committenza significa invalidare il processo. Voglio sottolineare che l’efficacia delle norme legate ai costi minimi di sicurezza e all’indicizzazione del calcolo del costo di carburante passa soprattutto attraverso controlli puntuali e applicazione delle sanzioni”.

Attenzione anche alla questione caro gasolio: “Il primo intervento messo in campo dall’Antitrust, che ha notificato richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere, rappresenta un passo importante e indispensabile poiché è evidente un andamento anomalo dei prezzi dei carburanti (benzina e gasolio). Non ci sono dinamiche economiche che giustifichino questo aumento. Il problema dell’aumento dei costi energetici sta investendo tutti i settori, dall’autotrasporto al mondo dell’industria e l’intervento trasversale che sta mettendo in atto il Governo è indispensabile”, ha precisato il presidente.

Per far fronte alla crisi energetica in atto è scattato proprio in questi giorni un provvedimento che prevede il taglio delle accise di 25 centesimi per benzina e diesel. Lo sconto è previsto per un periodo di circa 30 giorni dalla data di entrata in vigore; il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 21 marzo, lo sconto alla pompa durerà quindi fino al 20 aprile.

“Ma un taglio alle accise indistinto non è equo – ha puntualizzato Curcio – poiché favorisce una distorsione del mercato. I 25 centesimi riconosciuti agli autotrasportatori non tengono conto in nessun modo degli investimenti fatti in questi anni per rinnovare il parco veicolare. Lo sconto viene infatti riconosciuto indistintamente a tutte le imprese e a tutte le tipologie di veicoli e andrà quindi a intaccare la valutazione mensile del Mise, ecco perché riteniamo questo specifico provvedimento non appropriato”.

“Francamente l’introduzione ‘una tantum’ dell’abbattimento delle accise la trovo in un certo qual modo anche destabilizzante – ha infine aggiunto il Presidente di Astre Italia – in quanto si farà fatica a far capire alla committenza che per un solo mese si avrà una riduzione sui costi del carburante, a meno che, non si abbia già un contratto indicizzato, e questo in Italia sappiamo essere quasi inesistente. In ogni caso, la percentuale di domande presentate per il rimborso accise risponde a poco meno del 60% delle aziende di Autotrasporto aventi diritto alle compensazioni. Ne deriva che circa il 40% delle stesse, non richiede il rimborso. Numeri che dovrebbero indurre il nostro settore a porsi delle domande”.

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