Contributo ART, Uggè al presidente Zaccheo: “Non siamo il bancomat dell’Authority”
Il commento in risposta al nuovo appello al Governo del presidente dell’Authority Nicola Zaccheo in occasione della relazione annuale
Paolo Uggè, presidente nazionale della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai), ha ribadito la sua opposizione al contributo richiesto dall’Authority di Regolazione dei Trasporti (Art), sottolineando che il settore dell’autotrasporto non dovrebbe sostenere alcun onere finanziario per l’ente regolatorio.
“L’Art ci riprova, ma la risposta è sempre no: non siamo il bancomat dell’Authority”, ha detto Uggè in occasione della relazione annuale tenuta oggi dal presidente dell’Authority Nicola Zaccheo, che ha fatto appello al Governo affinché il contributo venga ripristinato.
Uggè sottolinea l’incompatibilità con le competenze dell’Art
“Il settore di appartenenza di Fai e le attività svolte dalle imprese di trasporto su gomma non sono mai state interessate dal concreto esercizio di competenze attribuite all’Autorità, come è stato più volte sancito dalla giurisprudenza amministrativa del Tar e del Consiglio di Stato, e il contributo assertivamente dovuto è utilizzato per finanziare attività non regolatorie, bensì competenze amministrative di tipo generico, che debbono essere a carico della fiscalità generale”, ha spiegato Uggè.
L’appello per il rispetto del libero mercato
Il presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani ha poi richiamato l’attenzione sulla normativa italiana e le pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che stabiliscono il principio del libero mercato nel settore dell’autotrasporto e della logistica.
Questo principio impedisce, secondo Uggè, qualsiasi attività di regolazione economica da parte di terze parti. Ha concluso sottolineando che il settore dell’autotrasporto ha già sostenuto contributi e che è giunto il momento di rispettare la decisione di escluderlo definitivamente dal perimetro dell’Authority di Regolazione dei Trasporti.