Autrasporto: i disagi in italia per il fermo nazionale
Primi disagi in Italia questa mattina a causa del fermo dell’autotrasporto proclamato da Trasportounito. “Pur prendendo atto della decisione del governo di trimestralizzare il recupero di una parte delle accise sui carburanti – scrive Maurizio Longo, segretario nazionale di Trasportounito – in un estremo tentativo di venire incontro alle istanze della categoria, Trasportounito ritiene che la crisi dell’autotrasporto abbia oggi bisogno urgente di ben altre risposte ad esempio sulla applicabilità della legge sui costi minimi di sicurezza, sui tempi di pagamento dei servizi di trasporto merci su strada, nonché sul costo industriale del gasolio, su quello delle assicurazione e su quello dei pedaggi. Purtroppo la situazione di logoramento trasforma anche le decisioni assunte dal governo in gocce in un mare in tempesta”. Trasportounito ha così confermato il fermo nazionale dei servizi dal 23 al 27 gennaio.
Le misure adottate del governo nel pacchetto liberalizzazioni sono state giudicate ‘insufficienti’ dall’associazione. Il comitato esecutivo nazionale di Trasportounito Fiap, infatti, dopo l’assemblea degli autotrasportatori ad Assago (Milano), aveva valutato il decreto decidendo di confermare il fermo nazionale.
Il fermo nasce per protestare contro la mancanza di “provvedimenti certi del governo” sulla disciplina del settore (applicabilità dei costi minimi, tempi di pagamento e certezza del credito) e sugli aumenti dei costi (gasolio, autostrade, assicurazioni).
I rallentamenti sulle autostrade
Da questa notte i tir si accostano ai lati delle autostrade impedendo il passaggio delle auto, se non in un’unica corsia, creando così disagi alla circolazione. Sono oltre 60 i presidi in corso in tutta Italia.
Rallentamenti nel corso della notte sulla carreggiata nord della E45 nella zona di Perugia. La situazione è ora tornata normale anche se i manifestanti hanno mantenuto presidi nella zona di Lidarno. Durante la notte il numero dei manifestanti che si sono radunati presso l’area di servizio nord alla periferia del capoluogo umbro è via via aumentato. Le forze dell’ordine, nell’ambito di un dispositivo di controllo, predisposto dalla questura, hanno comunque controllato la situazione evitando che il traffico venisse bloccato.
Stamani gli autotrasportatori hanno mantenuto presidi presso le aree di servizio di Lidarno, sulla carreggiata nord e quella sud. Presenti una cinquantina di mezzi ed un centinaio di manifestanti. La situazione è ora sotto controllo. Nel resto della regione non sono state segnalate al momento altre proteste.
Disagi in diverse zone della Campania in seguito sia alla protesta degli aderenti al movimento dei Forconi sia allo sciopero degli autotrasportatori. Dalla tarda serata di ieri decine di automezzi stanno paralizzando il traffico veicolare in numerose barriere e uscite autostradali della regione. Nel Napoletano si registrano disagi a Nola, Palma Campania, sulla Statale 7 bis e a Napoli Est uscita Pomigliano d’Arco. Blocchi anche al varco Pisacane del porto partenopeo, dove vi sono una cinquantina di tir, e ai caselli di Napoli Nord. Annunciata, inoltre, una manifestazione in mattinata in piazza Garibaldi, a Napoli, cui aderiranno movimenti politici e centri sociali a sostegno dei ‘Forconi’. Blocchi, già da ieri sera, alla barriera autostradale di Mercato San Severino sull’A/30 Caserta-Salerno. Qui oltre un centinaio i mezzi pesanti sono fermi sulla carreggiata. Tir fermi a Sarno e a Benevento. Presidi anche sulla A/3 Salerno-Reggio Calabria, alle uscite di Eboli, Sicignano degli Alburni e ad Atena Lucana. Problemi pure nel Casertano: decine di camion e tir hanno bloccato le uscite autostradali di Caserta Sud, Santa Maria Capua Vetere, Caianiello e Capua.