Autotrasporto: agevolazioni beni strumentali, nuove regole per le Pmi

Cambiano, sebbene parzialmente, le regole per accedere ai finanziamenti della cosiddetta “Nuova Sabatini”. Dal 1° gennaio 2023, infatti, sono entrate in vigore le modifiche apportate dal Decreto Ministeriale del 22 aprile 2022 per l’accesso alle agevolazioni per i beni strumentali delle piccole e medie imprese.
Regime domande precedenti il 1° gennaio 2023
Le domande presentate antecedentemente al 1° gennaio del nuovo anno prevedono sull’originale di ogni fattura – sia di acconto che di saldo – la dicitura “Spesa di euro … realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art. 2, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69” ai sensi dell’art.10, co.6 del previgente DM 25 gennaio 2016. In particolare, in caso di fatture elettroniche, la predetta dicitura deve essere inserita attraverso una delle seguenti modalità: nell’oggetto o nel campo note della fattura elettronica; nella causale di pagamento del relativo bonifico. Se non è possibile inserire per esteso la dicitura prevista è sufficiente l’inserimento del CUP ferma restando, in tal caso, la necessità di inserire nella causale del relativo bonifico, oltre all’indicazione del CUP, anche un richiamo al titolo di spesa oggetto del pagamento.
Regime domande presentate dal 1° gennaio 2023
Basta il Cup. Semplificato, infatti, il regime della fatturazione elettronica dal nuovo decreto. Dal 1° gennaio in poi le fatture elettroniche (sia di acconto che di saldo) devono riportare – ai sensi dell’art.14, co. 11 del DM 22 aprile 2022 – nell’apposito campo, il “Codice Unico di Progetto – CUP”, reso disponibile in sede di perfezionamento della domanda di accesso al contributo, unitamente al riferimento alla norma istitutiva dell’intervento “ 2, c. 4, D.L. n. 69/2013”.
Le diciture vanno riportate in maniera separata nelle medesime fatture. Attenzione a non dimenticare di inserirle anche nella causale di pagamento del relativo bonifico. Il Mit concede però la possibilità, quando non sia possibile riportare entrambe le diciture di indicare solo il CUP all’interno della fattura o nella causale del pagamento. Resta però obbligatorio inserire nella causale del bonifico anche un richiamo al titolo di spesa oggetto del pagamento.
Fornitori esteri
Ma cosa accade se il fornitore non emette fattura elettronica perché sito all’estero? Il Mimt chiarisce anche questo caso. Il CUP e la norma istitutiva dell’intervento devono essere apposti con scrittura indelebile sull’originale di ogni fattura cartacea (acconto e saldo), anche mediante l’utilizzo di un apposito timbro, nonché nell’oggetto o nel campo note della relativa comunicazione trasmessa all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), se prevista dalla normativa applicabile.
Attenzione al Cup
Il Codice Unico di progetto è in tutti i casi necessario per ottenere le agevolazioni. Il MIMT, infatti, ricorda che non è considerata valida la fattura che, nel corso di controlli e verifiche, risulti sprovvista del CUP e della dicitura. La conseguenza inevitabile in caso di mancanza del Cup è la revoca della quota corrispondente di agevolazione. È possibile, però, la regolarizzazione da parte dell’impresa beneficiaria che, in caso di fattura elettronica, avverrà mediante l’emissione di una nota di credito volta ad annullare il titolo di spesa errato e la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa corretto.
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