G7 Ambiente: mobilità sostenibile tra i temi della Carta di Bologna
La Carta di Bologna per l’Ambiente, sottoscritta ieri alla Rocchetta Mattei sull’Appennino bolognese, dalle città metropolitane di Bologna, Milano, Torino, Firenze, Bari, Roma, Catania insieme a Cagliari, Napoli, Reggio Calabria, Genova e Palermo, è strutturata proprio attorno alle tematiche ambientali e identifica gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, in linea con l’agenda Onu 2030.
Il protocollo, firmato alla presenza del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dei sindaci di tutti i comuni della città metropolitana bolognese a pochi giorni del G7 Ambiente, rappresenta il primo passo delle città metropolitane sul fronte della sostenibilità ambientale ed è il primo documento di questo tipo a livello nazionale.
“Noi sindaci – ha detto il sindaco Virginio Merola – riteniamo che le città e le comunità locali possano davvero essere il motore fondamentale della transizione ecologica, che avrà importanti ricadute anche sullo sviluppo economico del Paese”.
Merola si è poi augurato che il Governo elabori un’agenda urbana nazionale, garantendo alle città le risorse economiche e lo scenario normativo adeguato a tradurre i propositi in azioni concrete. L’attenzione del territorio bolognese per la mobilità sostenibile è testimoniata anche dal fatto che, di recente, è stata affidata alla Città metropolitana di Bologna la progettazione di tutta la tratta Verona-Firenze di ’Eurovelo7’, la ciclabile europea che congiunge Capo Nord a La Valletta.
Non poteva che essere Bologna ad ospitare l’importante evento, città che si pone come capofila di questo patto delle Città, avendo già da anni avviato un percorso che la impegna sotto il profilo della sostenibilità sia nella tutela del territorio sia nel coinvolgimento attivo di cittadini e imprese, capace di adattarsi positivamente al cambiamento ed esserne promotrice. Sul fronte della governance, Bologna si distingue a livello internazionale come modello di ecosistema urbano e di basso consumo di suolo: gode di un’alta densità di verde urbano, presenta un ridotto livello di consumi idrici ed è tra le più attive nella riduzione dell’impatto ambientale dei mezzi di trasporto.
Con il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) il Comune bolognese si è impegnato a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Il piano raggruppa sei ambiti di intervento: edifici e illuminazione pubblica, mobilità e trasporti, edifici residenziali, forestazione urbana, produzione di energia da fonti rinnovabili, strategie energetiche per il terziario. Coinvolge tutte le realtà del territorio, incentivando la sostenibilità anche con forme di finanziamento per i cittadini e i soggetti privati che tendono a migliorare l’efficacia energetica. Già nel 2013 il trend della città registrava un calo delle emissioni del 12,4% sul 2005, con un -37,9% recuperato solamente dal settore dei trasporti, dato dall’aumento dell’uso dei mezzi pubblici e della mobilità ciclabile. La Carta di Bologna è stata redatta con il contributo di ANCI, dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e Urban@it-Centro Nazionale di Studi per le politiche urbane.
Gloria De Rugeriis