Segnaletica stradale: Assosegnaletica, sanzionare gli enti inadempienti
L’inapplicabilità del Codice della Strada. E’ questo il tema centrale del dibattito promosso da Assosegnaletica in occasione della 30esima edizione delle Giornate della Polizia locale di Riccione.
“Nonostante l’assenza dei decreti attuativi, a più di un anno dall’entrata in vigore del nuovo Codice, l’articolo 208, che prevede la quota da destinare alla manutenzione, è applicabile – scrive Assosegnaletica -. Pertanto è indispensabile che gli Enti proprietari delle strade prevedano nei loro bilanci la quota parte stabilita per la segnaletica stradale. Molto spesso invece, parte di queste risorse viene investita in attività meno prioritarie rispetto alla messa in sicurezza delle strade, come feste patronali o arredo urbano, ma che generano più facilmente consenso”.
Tuttavia, non mancano comuni virtuosi come quello di Castelbolognese, che “ha approvato la delibera d’impegno delle risorse – ha dichiarato il Comandante della Polizia locale del Comune ravennate, Stefano Manzelli – ma degli 85 mila euro disponibili solo la metà sono stati spesi. Il problema è conciliare la ripartizione delle spese del bilancio con il patto di stabilità, e questo è solo uno dei nodi critici da sciogliere”.
“La Legge 120 del 30 luglio 2010 ha generato un divario tra l’inasprimento delle sanzioni per l’utente della strada e l’esenzione per l’ente locale che disattende l’impegno di destinare il 12,5% dei proventi delle multe per la segnaletica”, ha affermato Fabrizio Premuti, Responsabile Sicurezza Stradale di Adiconsum.
Senza sanzioni per gli enti proprietari inadempienti nella manutenzione, per Assosegnaletica le risorse destinate alla segnaletica rischiano di restare sulla carta. La proposta dell’Associazione è di introdurre una modifica in sede legislativa.