Napoli, Fase2 mobilità: costruire un’alleanza del trasporto pubblico locale
Riprogettare la mobilità della Fase 2 sarà una sfida particolarmente complessa in una città come Napoli, che ha la più alta densità abitativa e la più alta densità di auto per chilometro quadrato in Italia.
Da questa necessaria premessa è partito l’intervento dell’assessore alla Mobilità del Comune di Napoli Alessandra Clemente alla conferenza in streaming “Superare le distanze – La mobilità urbana dopo l’emergenza-Covid19″ organizzata dal vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Diego De Lorenzis, a cui hanno partecipato sindaci e assessori di diverse città italiane, insieme al sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Roberto Traversi.
Il dibattito è stato occasione per tratteggiare gli scenari post emergenza coronavirus per la mobilità urbana, soprattutto nelle aree metropolitane dove la riduzione dei servizi di trasporto pubblico potrebbe creare difficoltà di spostamento e, per questo, è indispensabile il ricorso a strumenti di mobilità sostenibile che andranno promossi, incentivati e resi realmente fruibili al maggior numero di cittadini, per scongiurare anche un ricorso in massa all’automobile privata e un conseguente congestionamento del traffico.
A Napoli in tempi normali gli spostamenti sono quasi 1.100.000 ogni giorno – sottolinea l’assessore Clemente – e la previsione di riduzione da qui a settembre è di un quarto. Partirà poi, fino presumibilmente a settembre 2021, una fase di “resilienza” per la quale sarà necessario pensare a nuove soluzioni che permettano di muoversi in sicurezza in città a fronte della riduzione di capacità dei mezzi di trasporto pubblici e per evitare che cresca ulteriormente il ricorso all’auto privata.
L’amministrazione sta studiando a questo proposito l’introduzione di 4 nuove Ztl nei quartieri più centrali – tra i Quartieri Spagnoli, la zona dei Tribunali e la Sanità – ma anche in quartieri più residenziali e commerciali, sia per favorire la pedonalizzazione sia immaginando che gli spazi sottratti al traffico di auto possano essere messi a disposizione delle attività commerciali che hanno bisogno di recuperare metratura per continuare a esercitare con le nuove regole di distanziamento tra clienti. Sempre nell’ottica di favorire una mobilità più dolce e una migliore convivenza tra veicoli e pedoni saranno introdotte 15 nuove Aree 30.
Anche il Comune di Napoli implementerà le azioni per favorire gli spostamenti in bicicletta, mezzo che non è molto familiare alla popolazione ma per ovviare a questo problema, insieme ad associazioni ciclistiche, verranno organizzati anche dei tutorial “fisici” in città con ciclisti esperti che seguiranno i cittadini per fare prove di percorso casa-lavoro o casa-scuola. Sono circa 100 i chilometri di piste ciclabili progettati nell’ultimo piano per la mobilità, di cui finora sono stati realizzati i primi 20.
Inoltre per far sì che la riduzione di capacità dei mezzi non vada a impattare eccessivamente sulla riduzione dell’offerta di viaggi, l’amministrazione sta pensando di costituire una sorta di vera e propria grande “alleanza” del trasporto pubblico locale, dove siano uniti insieme trasporto pubblico su gomma, tram, NCC e taxi – che stanno mettendo a punto tariffe uniche per coprire un dato tragitto da parte di chi deve raggiungere luoghi di lavoro – ma anche operatori del trasporto scolastico e linee di bus turistici – categorie in grave difficoltà perché fermi ormai da mesi –.