Firenze: le misure per la mobilità nella Fase 2 per trasporto pubblico e privato
In vista della progressiva ripartenza delle attività, e conseguentemente degli spostamenti, per milioni di cittadini dal prossimo 4 maggio, il Comune e la Città Metropolitana di Firenze hanno presentato un piano per la mobilità che affronta il delicato tema del trasporto pubblico e privato in questa Fase 2 dell’emergenza sanitaria e in previsione della Fase 3.
Il piano, che prevede come punti principali una riorganizzazione nella gestione dei mezzi pubblici, un forte impulso alla mobilità alternativa sostenibile e alla sharing mobility, sarà sottoposto e condiviso con Governo, Regione Toscana, associazioni di categoria, sindacati e aziende di gestione del trasporto.
Vediamo più in dettaglio le proposte per gestire il trasporto pubblico locale.
Trasporto pubblico locale
Per cercare di conciliare quanto più possibile la domanda di trasporto dei cittadini e la sicurezza durante gli spostamenti anche in base alle disposizioni in materia di distanziamento sociale, sui mezzi saranno previsti: l’uso obbligatorio di mascherine, la separazione dei flussi in salita e in discesa, l’identificazione dei posti a sedere e in piedi disponibili, la presenza di personale di bordo per verifica del distanziamento e contenimento degli accessi, la verifica degli assembramenti alle fermate.
Si pensa poi ad un incremento della frequenza delle corse di tramvia e bus, anche usufruendo di vettori inutilizzati (per servizi turistici o scolastici) e all’introduzione di servizi di collegamento diretto da specifici terminal (parcheggi scambiatori, stazioni) verso poli attrattori di traffico (aziende con elevato numero di dipendenti).
Al termine di ogni corsa i mezzi saranno sottoposti a sanificazione.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario e il TPL extraurbano sarà necessario un confronto con la Regione che è l’ente responsabile al riguardo.
Per alleggerire il flusso di viaggiatori su bus e tram, contenendo allo stesso tempo il traffico di automobili, sono allo studio misure di incentivazione della Mobilità ciclabile e sostenibile. Vediamole di seguito.
Mobilità ciclabile e sostenibile
Per quanto riguarda le piste ciclabili, saranno realizzati da subito 10 km e altri 12 km entro la fine dell’anno. Si pensa poi a un ampio pacchetto di incentivi, dal riconoscimento del tempo di spostamento come parte dell’orario lavorativo, a contributi monetari diretti, a sconti negli esercizi commerciali, alla rottamazione di autoveicoli a favore dell’acquisto di biciclette a pedalata assistita.
Importante anche il ruolo della sharing mobility con la previsione di affiancare all’attuale parco di biciclette standard (4.000) dei mezzi finora non presenti a Firenze, come la bici a pedalata assistita (800), il monopattino elettrico (600) e lo scooter (almeno 250).
Per il car sharing le proposte di sostegno ai gestori, anche a fronte di costi superiori dovuti alla maggior sanificazione, prevedono l’eliminazione del canone dovuto all’Amministrazione comunale per mezzi non elettrici, la possibilità di allungare la durata del noleggio e di differenziazione della flotta.
Infine sono allo studio alcune misure specifiche di sostegno alla mobilità privata.
Mobilità privata
Per venire incontro alla mobilità privata si è pensato a un mini abbonamento di 20 euro mensili per la sosta in tutte le zone a sosta controllata che sarà applicabile sia ai residenti che agli utenti esterni. Nei prossimi mesi, per la Fase 3, si pensa all’attivazione della sosta gratuita per residenti negli spazi di sosta promiscua al di fuori della zcs di residenza.
È allo studio un accordo con gli esercenti delle autorimesse private per un utilizzo facilitato dei posti nelle strutture (tra i 1.500 e i 2.000). In via di verifica anche l’introduzione di tariffe agevolate nei parcheggi situati ai limiti della ztl del Centro Storico, che sarà mantenuta.