Firenze: accordo per la tranvia, opera strategica anche per l’Unione Europea
Il rischio che i contributi dell’Unione Europea tornino indietro è scongiurato per la tranvia fiorentina che guadagna tre anni per costruire le tre linee e non perdere i 36,6 milioni di euro affidati da Bruxelles alla Regione e da questa destinati al Comune. Il termine ultimo fissato è al 31 marzo 2019 e non più solo fino al 31 dicembre 2015.
La notizia è arrivata già nei mesi scorsi e Regione e Comune di Firenze, assieme a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, hanno firmato l’accordo di programma che mette nero su bianco l’intesa raggiunta la scorsa estate con l’Unione Europea.
I lavori fatti fino ad oggi valgono molto più dei 36 milioni di contributi europei: basterebbe la linea 1, inaugurata nel 2010 e che collega Scandicci con Firenze, l’unica al momento funzionante. Tra le proposte avanzate a Bruxelles c’era infatti anche quella di trasferire tutti i finanziamenti sull’opera già realizzata, mentre ’Unione Europea aveva concesso i 36 milioni e 597 mila euro per un progetto che comprendeva tre linee, una ventina di chilometri e quaranta fermate.
I sette chilometri e le 14 fermate attive tra Scandicci e la stazione di Santa Maria Novella per la Ue non erano dunque sufficienti.
Vista l’importanza strategica, e con l’assicurazione di un monitoraggio continuo sull’opera, Bruxelles ha però accettato la proposta della Regione e concesso tre anni e qualche mese in più per terminare i lavori.
L’Unione Europea ha anche preso in considerazione la proposta, avanzata sempre dalla Regione, di estendere il sistema tranviario fiorentino a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio con altre due linee.
Nell’accordo firmato la Regione si impegna a finanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alla risorse del fondo per i progetti strategici.
Finora la Regione Toscana ha contributo per 31,2 milioni di euro alla realizzazione dei lavori della tranvia fiorentina. Si tratta di risorse regionali. Già previsti ci sono poi 36,6 milioni di fondi europei del POR-CreO 2007-2013, per complessivi 70 milioni già impegnati.
A questi si aggiungono risorse per l’acquisto dei tram e fondi annuali di esercizio.
In base all’accordo siglato il Comune di Firenze dovrà rendicontare entro dicembre 2015 le quote di quasi 195 milioni di euro di spesa che riguardano i lavori delle tre linee,ovvero anche la 2 e 3. La linea 2(i lavori sono iniziati a fine 2011) è quella che da Piazza San Maria Novella si collega all’aeroporto di Peretola e piazza Libertà. La linea 3 prolunga di fatto la linea di Scandicci fino a Careggi.
“La tranvia di Firenze diventa sempre più metropolitana e anche per questo, perché si tratta davvero di un’opera strategica capace di crescere, l’Unione europea ci ha concesso altro tempo per rendicontare i contributi concessi”, ha sottolineato il presidente della Toscana Enrico Rossi durante la firma dell’accordo.
“L’intesa di oggi ha un doppio valore: è importante perché ci consente di non perdere i soldi che ci aveva dato l’Unione europea – sottolinea il presidente Rossi –, ma è altrettanto importante perché con lo studio di fattibilità da completare in meno di un anno si inizia a ragionare sul serio del prolungamento a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino”.
Ogni mese sono oltre un milione i passeggeri che già salgono sulla linea 1 della tranvia, la sola al momento completata e che collega Scandicci con Firenze. Una volta che le tre linee saranno in funzione la stima è di quasi 40 milioni di passeggeri l’anno e 14,5 sarebbero viaggiatori disposti a rinunciare all’uso dell’auto. Un toccasana per ambiente e traffico.