Mercato europeo auto: a marzo calo del 51,8%
Secondo i dati diffusi oggi da Acea, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito, a marzo le immatricolazioni di auto ammontano a 853.077 unità, con un calo del 51,8% rispetto a marzo 2019.
Nei primi due mesi del 2020, i volumi immatricolati avevano raggiunto 2.202.010 unità, con una variazione negativa del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
mentre nel primo trimestre 2020 si attestano a 3.054.703 unità, con una flessione del
26,3% rispetto al primo trimestre 2019.
Nel dettaglio, tutti e cinque i major market – includendo anche UK – che rappresentano il 70% del totale immatricolato e registrano, insieme, una contrazione complessiva del 56% nel mese, risultano in calo a marzo. E’ l’Italia a conseguire il risultato peggiore (-85,4%), avendo per prima dovuto fronteggiare l’epidemia in Europa, adottando il primo lockdown, seguita dalla Francia (-72,2%), dalla Spagna (-69,3%) e dal Regno Unito (-44%). La Germania presenta, infine, la contrazione meno severa (-37,7%). Nel primo trimestre, nei major market, il mercato cala più della media europea, chiudendo a -29,2%.
Sempre in riferimento ai major market, mentre è proseguita, anche a marzo, la flessione delle immatricolazioni di auto nuove diesel, in ribasso del 64% con una quota di mercato del 25,4% ( 31,7% a marzo 2019), e sono risultate sfavorite anche le auto a benzina, la quota di mercato delle vetture ad alimentazione alternativa è alta in tutti e cinque i Paesi: 28% in Italia, 22% nel Regno Unito, 20% in Spagna, 19,5% in Francia e 18% in Germania.
In Italia, le immatricolazioni totalizzate a marzo si attestano a 28.326 unità (-85,4%). Nei primi due mesi del 2020, le immatricolazioni complessive ammontavano a 318.545 unità, con un decremento del 7,3% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019, mentre nel cumulato gennaio-marzo 2020 si registrano 347.193 unità (-35,5%).
I numeri raccontano una situazione senza precedenti dettata dal doppio shock sull’offerta e sulla domanda, quest’ultima prevedibilmente molto indebolita anche quando si entrerà nella fase 2 dell’emergenza. Del tutto impari, quindi, il confronto con marzo 2019, quando nonostante un calo di mercato del 9,6%, dovuto anche alle criticità operative di attuazione del bonus per le vetture a basse emissioni di CO2, le immatricolazioni avevano superato le 194.000 unità e la produzione si era attestata sopra le 53.000 autovetture, di cui oltre la metà destinate ai mercati esteri.
Secondo i dati ISTAT, a marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua (da +0,3% del mese precedente). La decelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei Servizi (che rallentano la crescita) e dei Beni energetici non regolamentati (che registrano un’inversione di tendenza da +1,2% a -2,7%). In quest’ultimo comparto, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, invertono la tendenza i prezzi del Gasolio (da 0,5% a -4,9% in termini tendenziali, -2,9% su base mensile) e della Benzina (da +3,7% a 1,3%, -2,5% il congiunturale), mentre i prezzi degli altri carburanti registrano una flessione più marcata (da -2,6% a -4,3%, +1,7% la variazione congiunturale).
Analizzando il mercato per alimentazione, le vendite di auto a benzina riportano una quota di mercato del 35,8%, con una diminuzione dei volumi dell’87%. L’unico tipo di alimentazione che vede crescere il proprio mercato è quello delle auto elettriche, in aumento nel mese del 48%, mentre calano le immatricolazioni di vetture a GPL (-82,5%),
a metano (-73%), e ibride (-62%), tra cui quelle ricaricabili (-15%). Nel complesso, le
autovetture alternative rappresentano il 27,6% del mercato, in calo del 70,5% a marzo.
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 27.326 immatricolazioni nel mese di marzo (-74,4%), con una quota di mercato del 3,2%. Nel primo bimestre le immatricolazioni delle marche italiane ammontavano a 142.971 unità (-6,6%) con una quota di penetrazione del 6,5%, mentre nel cumulato gennaio-marzo 2020 si registrano 170.327 unità (-34,5%).