L’Authority dei Trasporti avvia revisione modelli diritti aeroportuali
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha deliberato la revisione dei Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali al fine di migliorarne l’efficacia operativa. Nell’ambito di tale procedimento di revisione, l’Autorità ha avviato tramite il proprio sito web una consultazione preliminare dei soggetti interessati, invitandoli a presentare contributi in vista della redazione dello schema di documento regolatorio e della successiva ulteriore consultazione pubblica. La partecipazione alla “Call for Input” sarà aperta fino al 14 ottobre 2016.
Tra i ventuno quesiti su cui i partecipanti alla “Call for Input” sono sollecitati a esprimersi figurano: il termine temporale entro il quale gli aeroporti interessati sono tenuti ad avviare le procedure di consultazione delle compagnie aeree; i criteri di rappresentatività degli utenti nella procedura di consultazione; le misure per garantire l’efficacia delle procedure di risoluzione delle controversie; la metodologia di calcolo dei diritti e della loro dinamica nel periodo tariffario, con particolare riguardo al trattamento dei margini rinvenienti da attività commerciali, nonché all’introduzione di meccanismi di tutela delle gestioni maggiormente efficienti; i motivi di interesse pubblico generale che possano giustificare una modulazione tariffaria da parte dell’Autorità, in base alle diverse tipologie di servizi aerei; le procedure d’incentivazione delle attività di volo.
La legge prevede un sistema basato sulla partecipazione delle compagnie aeree alla definizione dei diritti aeroportuali – corrispettivi che le compagnie aeree pagano ai gestori per l’utilizzo delle infrastrutture e dei servizi aeroportuali – che devono essere orientati ai costi, trasparenti e non discriminatori. All’Autorità di regolazione dei trasporti la legge affida il compito di elaborare i modelli tariffari di riferimento per i gestori aeroportuali e di assicurare la loro corretta applicazione. L’ART ha approvato tali modelli con la Delibera n. 64/2014, prevedendo tre differenti regimi: per aeroporti con traffico maggiore di 5 milioni di passeggeri annui, per quelli con traffico fra 3 e 5 milioni ed infine per gli aeroporti con meno di 3 milioni di passeggeri l’anno.