Diritti aeroportuali: l’Autorità di Regolazione dei Trasporti avvia la consultazione
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha avviato una consultazione sui modelli di regolazione dei diritti aeroportuali, ovvero i corrispettivi che i gestori riscuotono dai propri utenti per l’utilizzo delle infrastrutture e dei servizi aeroportuali, in vista della successiva approvazione degli stessi modelli. I documenti sono pubblicati sul sito Internet dell’Autorità, insieme a una nota metodologica e alle istruzioni per partecipare alla consultazione.
I modelli di regolazione riguardano, rispettivamente, gli aeroporti con volumi di traffico superiore ai cinque milioni di passeggeri per anno, quelli con volumi di traffico compresi tra i tre ed i cinque milioni di passeggeri per anno e infine gli aeroporti con volumi di traffico annuo inferiore ad un milione di passeggeri per anno.
La consultazione avviata dall’Autorità riflette l’orientamento teso a modulare l’intensità della regolazione in funzione della dimensione degli aeroporti, riducendone progressivamente l’impatto al diminuire dei volumi di traffico.
I modelli sono stati predisposti tenendo presenti gli orientamenti del governo presentati in vista della adozione del Piano nazionale degli aeroporti. Nel redigerne i testi si è inoltre tenuto conto della necessità di mantenere la continuità operativa con la situazione esistente e con la consultazione svolta dall’ENAC sulla materia.
L’Autorità applicherà i modelli per un periodo transitorio di quattro anni, riservandosi di rivalutarne l’impianto alla luce di apposite analisi del mercato degli aeroporti alle quali intende dare corso.
I soggetti interessati alla consultazione hanno 30 giorni di tempo per esprimere, in forma scritta, opinioni e commenti puntuali sui modelli di regolazione dei diritti aeroportuali, inviando entro il 16 giugno prossimo i propri contributi alla casella di posta elettronica certificata dell’Autorità pec@pec.autorita-trasporti.it. I soggetti che partecipano alla consultazione possono anche chiedere, con apposita istanza, d’illustrare nel corso di un’audizione le osservazioni contenute nella comunicazione inviata.