Patenti di guida: arrivano i test per le apnee notturne
Gli aspiranti al rinnovo o al rilascio della patente sospettati di essere affetti da Sindrome di apnee ostruttive nel sonno (Osas), saranno sottoposti a una serie di controlli specifici: colloquio medico, questionario e test su stimoli visivi associato a un altro questionario. Lo prevede il decreto del ministero della Salute, in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di cui l’Ansa ha anticipato il contenuto.
Il provvedimento attuativo fa seguito alla modifica del regolamento per le patenti di guida, avvenuta attraverso decreto a metà gennaio e rappresenta una prima risposta al problema della sonnolenza e ai colpi di sonno alla guida.
Il decreto attuativo, quindi, determina gli indirizzi medico-legali da osservare per accertare l’idoneità alla guida dei soggetti affetti da Osas, o sospettati di essere affetti da tale malattia.
Nel primo colloquio il medico dovrà individuare gli eventuali fattori di rischio correlati all’Osas: russamento, obesità, ipertensione arteriosa farmaco-resistente, diabete, cardiopatia, eventi ischemici cerebrali e broncopneumopatie.
In base al risultato, se sarà necessario un ulteriore approfondimento, si somministrerà un questionario sulla sonnolenza diurna. Da questo si individueranno i profili di ‘basso rischio’, ‘medio rischio’ o ‘elevato rischio’ , ovvero quelli con eccessiva sonnolenza diurna che potrebbe influire sulla guida.
Il test dei tempi di reazione, della durata di 10 minuti, misura poi la riduzione del livello di vigilanza: l’esaminato deve rispondere premendo un pulsante a una sequenza rapida di stimoli luminosi rossi alternati a stimoli luminosi arancio. Il test sarà eventualmente associato al questionario sulla sonnolenza di Epworth.
In caso di presenza di Osas, i tempi del rinnovo sono i seguenti: se il soggetto rientra nel gruppo patenti superiori, deve presentarsi di nuovo dopo un anno per fare un nuovo controllo medico; con patente A o B dopo 3 anni.