Porti: nuovi modelli di sviluppo lungo il Corridoio Reno-Alpi
La Svizzera rafforza i propri legami con Genova, ritenendola sbocco naturale per i traffici e il trasporto non solo per quanto riguarda il Mediterraneo. L’orientamento è stato ribadito nel corso della Conferenza sul Corridoio Reno-Alpi, svoltasi al Palazzo Ducale. Attorno ad “AlpTransit” è nata inoltre un’alleanza tra le Port Authority di Genova, Rotterdam e Anversa, rappresentate in un dibattito dedicato rispettivamente dal presidente Luigi Merlo, dal vicepresidente René van der Plas e dal direttore per l’Ambiente Toon Tessier.
I rappresentanti di tre dei principali porti europei hanno convenuto sulla necessità di un nuovo modello di riferimento per le autorità portuali, specie per quelle italiane, in cui l’ente smetta di essere arbitro e notaio e possa diventare protagonista attivo della vita commerciale dello scalo.
“Per realizzare questo modello maggiormente business oriented – ha spiegato Merlo – occorre ripartire dalle regole, rendendole uniformi su tutto il territorio europeo. Genova avrebbe le carte, a quel punto, per diventare cerniera tra il mercato inframediterraneo e l’Europa del Nord, riuscendo a superare il superato concetto di concorrenza tra singoli porti e garantendo maggiori possibilità di sviluppo a comunità più vaste”. Concetti subito ribaditi dai due colleghi di Rotterdam e Anversa.
Merlo ha poi insistito sulla necessità delle infrastrutture competitive e moderne, proprio sul corridoio svizzero. “Se il Terzo valico lo possiamo considerare definitivamente partito, ribadisco l’esigenza di una rete ferroviaria sempre più all’ altezza della situazione. In questo senso – ha concluso il presidente del Porto di Genova – noi chiediamo aiuto a tutta l’Europa: si sta presentando un nuovo mercato oltre il Mediterraneo che non possiamo permetterci di perdere”.