MBDA si rafforza in Europa e all’estero
Il 2016 è stato un altro anno di forte crescita per MBDA, con ordini per 4,7 miliardi di euro e una forte presenza dell’azienda sia nei Paesi domestici che nei mercati export. Tanto che adesso la joint venture europea della missilistica, controllata da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%), come ha sottolineato il ceo Antoine Boiver, è “un’azienda in grado di costruire delle relazioni sempre più forti, sia con i paesi export, sia con quelli domestici e che, anno dopo anno, sta aumentando la propria massa critica per continuare ad assicurare ai propri clienti europei l’accesso a tecnologie sovrane in grado di garantire loro la superiorità militare”.
Il portafoglio ordini, ha proseguito il ceo presentando a Roma i risultati, ha raggiunto i 15,9 miliardi di euro, con garanzie di ottime prospettive per i prossimi cinque anni. “Questo ci consente di effettuare nuovi investimenti”, ha aggiunto Bouvier. Gli ordini domestici hanno raggiunto l’eccezionale livello di 3,2 miliardi di euro, grazie all’ampio portafoglio prodotti di cui dispone la società.
Il Regno Unito, ad esempio, ha firmato un contratto per la fase di sviluppo del missile SPEAR che garantirà all’F-35 una capacità di attacco di precisione a distanza di sicurezza. E, a proposito di F-35, Pasquale Di Bartolomeo, da ottobre 2016 managing director di MBDA Italia, ha annunciato che a giugno i vari Paesi aderenti al programma F-35, tra cui l’Italia, decideranno se integrare il Meteor nella versione A del JSF, seguendo così l’esempio della Gran Bretagna che ha già deciso autonomamente di integrare il Meteor nella versione B dell’F-35.
La famiglia di missili antiaerei ASRAAM/CAMM si è assicurata contratti per l’integrazione sui caccia F-35 e sulle fregate Type 26. In Francia ed Italia invece, la famiglia Aster incrementerà notevolmente le proprie capacità contro nuovi missili balistici manovranti, grazie alla versione B1NT del missile Aster 30. Il programma franco-britannico relativo al missile da crociera SCALP/Storm Shadow, in servizio dal 2003, sarà oggetto di ammodernamenti (entro il 2020) che ne prolungheranno la vita operativa. Infine, la Francia ha annunciato il programma per l’ammodernamento di mezza vita dell’ASMPA, al fine di mantenerne l’affidabilità, la disponibilità e le prestazioni operative.
Bouvier ha inoltre rimarcato l’importanza di continuare a rafforzare la posizione di MBDA in Europa e soprattutto “di lavorare come partner con i clienti presenti in questo mercato”. Un grande lavoro, in questi cinque anni, ha specificato Di Bartolomeo, è stato fatto in Spagna, dove sono stati stretti legami forti con il governo. “Ora speriamo che la Spagna diventi il nostro quinto Paese domestico”, ha sottolineato.
Intanto anche sul fronte dell’export sono stati ottenuti importanti risultati, con ordini per 1,5 miliardi di euro, che comprendono anche l’equipaggiamento e i missili per i 36 caccia Rafale acquistati dall’India a settembre. “L’India è un paese che sta investendo per sviluppare le proprie capacità di difesa, puntando sull’industria locale per non essere più dipendente dall’esterno – ha spiegato Di Bartolomeo –. È in quest’ottica che è stata firmata a febbraio la joint venture con la società indiana Larsen & Toubro, una jv detenuta per il 51% dall’azienda indiana e dal 49% da MBDA, ma con pari diritti”.
Tra i contratti di export da ricordare anche quelli firmati con il Qatar per la fornitura dei sistemi di difesa costiera MCDS e dei sistemi di armamento delle nuove navi che il paese ha acquistato da Fincantieri, che saranno contabilizzati nel 2017. MBDA ha in oltre continuato a crescere nei paesi dei suoi principali clienti, firmando accordi con l’industria polacca, indiana ed emiratina, al fine di rafforzare la propria presenza in loco e, al contempo, favorirne l’ingresso nella propria base industriale.
Per sostenere adeguatamente queste solide prospettive di crescita, MBDA prevede di continuare il piano di assunzioni anche nel 2017. L’aumento delle assunzioni è iniziato nel 2013, con l’ingresso di circa 600 dipendenti all’anno nel 2013, 2014 e 2015, per passare ai 1.000 nel 2016, sino ai 1.100 previsti per quest’anno tra tutti i paesi di MBDA.