Trieste, sicurezza in ambito portuale: significativi passi avanti negli ultimi 2 anni
Piani mirati di prevenzione e buone prassi – strumenti per il miglioramento della sicurezza nel lavoro portuale. Questo il titolo del convegno nazionale che si sta svolgendo oggi presso il Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, e che vede tra gli Enti promotori l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, INAIL Regione FVG e Trieste, INAIL DiMEILA Roma e ASUITS.
I lavoratori portuali e marittimi sono esposti a livelli di rischio rilevanti, determinati dalla natura e dagli ambienti di lavoro. Lo sviluppo e la diffusione della cultura della salute e sicurezza tra i lavoratori, vedono nella sinergia e integrazione dei soggetti istituzionali presenti sul territorio, uno dei momenti più importanti dell’attività di prevenzione. Scopo del convegno è infatti quello di sviluppare in una logica di rete, conoscenze, strumenti di supporto alla valutazione e gestione dei rischi, buone prassi e soluzioni tecnologiche innovative in cui la salute e la sicurezza sul lavoro sono integrate nella gestione dei processi lavorativi. L’attivazione di piani mirati di prevenzione è lo strumento di elezione per migliorare gli aspetti di salute e sicurezza e ridurre gli infortuni nelle aziende che operano in ambito portuale.
Per il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Zeno D’Agostino, intervenuto durante l’apertura dei lavori anche in rappresentanza di Assoporti, “tanti e importanti sono i passi avanti fatti dal porto di Trieste sul tema della sicurezza. Non dimentichiamo – ha continuato il numero uno dell’Authority giuliana – che la sicurezza parte da una buona organizzazione del lavoro. L’ALPT – Agenzia del lavoro portuale, istituita un anno fa è per noi motivo di orgoglio e punto di forza, quanto i dati di traffico. Non c’è crescita senza attenzione per le risorse umane”.
“Con questa iniziativa – gli ha fatto eco Mario Sommariva, Segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale – vogliamo supportare innanzitutto dal punto di vista operativo le aziende nella gestione della salute e sicurezza dei lavoratori, migliorando l’approccio al processo di valutazione e gestione dei rischi finalizzati a ridurre il numero degli incidenti e degli infortuni sul lavoro”.
Altro obiettivo è di ottimizzare l’organizzazione aziendale finalizzata alla prevenzione dei rischi, favorendo i rapporti con i rappresentanti dei lavoratori in tema di sicurezza, coinvolgendo un numero sempre più ampio d’imprese per avviare un confronto fra le diverse esperienze e individuare esempi di buone pratiche da condividere a livello nazionale. Nella prima parte della giornata, i relatori hanno affrontato temi relativi ai piani mirati di prevenzione in ambito portuale e percezione del rischio da parte dei lavoratori, illustrando l’applicazione del modelli organizzativi di gestione nelle imprese portuali, modelli per l’audit e strumenti di supporto per gli organi di vigilanza. E’ seguita una descrizione delle Ordinanze emesse dall’Autorità di Sistema Portuale e delle attività svolte dal Comitato di igiene e sicurezza quali strumenti di prevenzione in ambito portuale. A carico dell’INAIL l’esposizione dei dati infortunistici e delle malattie professionali nei lavoratori nello scalo giuliano. Di seguito gli interventi del Comando Generale delle Capitanerie di Porto e dell’Ente Bilaterale Nazionale Porti. Nella seconda parte della giornata, ampio spazio per argomenti di carattere tecnico e buone prassi riferite alle esperienze territoriali nazionali.