Porto di Trieste: l’infrastruttura ferroviaria alla base del flusso merci
Una delegazione dell’Autorità nazionale per la regolamentazione dei Trasporti (Art), guidata dal suo presidente Andrea Camanzi, ha visitato ieri le aree del porto di Trieste di specifico interesse ferroviario, tra le quali il terminal contenitori e lo snodo di Campo Marzio. A riceverli al Molo VII di Trieste è stata la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani insieme al presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale Zeno D’Agostino.
“La visita al porto di Trieste dell’Autorità per la regolamentazione dei Trasporti è un segnale importante perché l’Autorità ha potuto toccare con mano la realtà di uno scalo che ha anticipato azioni e accordi sull’implementazione dell’infrastrutturazione ferroviaria le quali costituiscono una buona prassi a livello nazionale” ha dichiarato Debora Serracchiani.
Camanzi ha avuto modo di osservare da vicino le caratteristiche delle ramificazioni ferroviarie dello scalo, assistendo all’arrivo al Molo VII di uno dei 44 treni che ogni settimana transitano per quel terminale. Lo scalo triestino ambisce, nel suo complesso, a raggiungere nel 2018 un flusso ferroviario di poco inferiore agli 800mila teu equivalenti. Nel corso dell’ultimo biennio a Trieste sono stati messi in atto alcuni interventi migliorativi tra cui l’introduzione da gennaio 2016 della manovra unica, che ha permesso un significativa riduzione dei tempi di transito delle merci e dei costi, la manutenzione di buona parte dei 9 chilometri di binari al Porto franco nuovo, la revisione generale dei locomotori di manovra, l’apertura del varco 4 ferroviario al porto nuovo e l’introduzione, nello stesso porto nuovo, dell’orario continuato di manovra h 24.
Il tema del traffico su ferro negli scali è di particolare l’interesse per Art in vista dei prossimi impegni sul tema della regolazione ferroviaria dei porti, fa sapere la presidente Serracchiani che ha ringraziato per la visita l’Autorità. Tra i compiti più importanti di Art vi è, oltre alla definizione di criteri per fissazione di tariffe, canoni e pedaggi, quello di garantire l’efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori e condizioni di accesso eque alle infrastrutture e alla mobilità dei passeggeri e delle merci.
Andrea Coen Tirelli