Porto di Gioia Tauro: partite aperte con Msc e Mct
Msc sembra disponibile a risollevare il porto di Gioia Tauro. Lo si evince dall’incontro tenutosi a Ginevra tra il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e il numero due della società Diego Aponte. Il gruppo ha intenzione di investire su Gioia per sottolinearne l’importanza come polo logistico e ribadirne la centralità per il territorio. L’attenzione di Scopelliti e di Aponte (presente anche la vicepresidente di Msc Antonella Stasi) si è concentrata soprattutto sulla salvaguardia dell’occupazione. Ancora aperta invece la partita dei dipendenti del porto con Mct (19,5 milioni di perdite previste per il 2011), oggetto di un altro incontro tenutosi stavolta al Ministero dei Trasporti e al quale hanno partecipato il ministro Altero Matteoli, Scopelliti, il presidente dell’Autorità Portuale, Giovanni Grimaldi e i rappresentanti dei sindacati e di Mct. L’azienda, in seguito allo scarso traffico, ha messo in cigs 467 lavoratori per un anno, in attesa di tempi migliori. Per risanarsi ha bisogno di tagliare ogni spreco in modo da poter risparmiare, nel giro di quattro anni, almeno il 10% dei costi. Non è escluso il ricorso alla flessibilità, ma bisogna aspettare l’incontro di lunedì prossimo, quando le parti interessate si rivedranno presso la sede dell’Autorità Portuale. Riguardo alle infrastrutture, a Gioia Tauro dovrebbe sorgere un nuovo scalo ferroviario destinato alle imprese industriali e logistiche, che potrebbe smuovere lo scarsissimo traffico di treni merci sul famoso itinerario Gioia-Rosarno-S.Lucido-Sibari-Metaponto. A settembre Rfi aveva annunciato una spesa di 280 milioni per creare un gate-way che, in generale, intensificasse l’attività del porto, oggi ancora interessato da non più di 3-4 convogli al giorno.