Porti: 2,8 miliardi per l’ammodernamento e l’efficientamento
Più di 2,8 miliardi di euro per i porti. È questa la cifra prevista dal decreto per l’ammodernamento e l’efficientemente degli scali marittimi che fa parte dei decreti che attuano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza firmati dal Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
Il decreto, in via di registrazione alla Corte dei Conti, prevede lo stanziamento di questi fondi per gli anni dal 2021 al 2026. Saranno le Autorità portuali ad utilizzarli, mettendo in atto i relativi investimenti.
Interventi sui porti: i dettagli
Gli interventi sui porti, che si finanziano con le risorse del Fondo Complementare, sono così ripartiti: 1,47 miliardi di euro per lo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici, 700 milioni per l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) che consente di ridurre le emissioni inquinanti delle navi che sostano nei porti, 390 milioni per l’aumento selettivo della capacità portuale, 250 milioni per la realizzazione dell’ultimo/penultimo miglio ferroviario o stradale, 50 milioni per l’efficientamento energetico.