Mare: prosegue la procedura d’infrazione UE sulla disciplina Iva
Con un parere motivato inviato il 19 maggio, la Commissione europea ha dato avvio alla seconda fase del procedimento d’infrazione nei confronti dell’Italia relativo all’applicazione della disciplina IVA nel settore del trasporto marittimo. A giudizio della Commissione, in contrasto con la direttiva IVA 2006/112/CE – che autorizza l’esenzione IVA, a determinate condizioni, per la cessione di beni destinati al rifornimento e al vettovagliamento delle navi che navigano in alto mare, nonché per le cessioni, trasformazioni, riparazioni, manutenzioni e locazioni di tali navi – la legislazione italiana estende l’esenzione alle navi commerciali che non navigano in alto mare ed alle navi destinate agli enti pubblici, escludendo inoltre alcuni servizi che dovrebbero esservi inclusi.Il procedimento d’infrazione era stato avviato dalla Commissione con lettera di messa in mora del 15 maggio 2009. Nel caso di mancata inottemperanza al parere motivato nel termine di due mesi, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell’UE per far dicharare l’inadempimento dell’Italia.
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FRATINI VERGANO, Bruxelles